Le tre amiche inseparabili travolte
e uccise dal Tir prima della vacanza

Le tre amiche inseparabili travolte e uccise dal Tir prima della vacanza
di C. Gu.
Lunedì 10 Giugno 2019, 07:52 - Ultimo agg. 12:45
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MILANO Le valigie caricate in macchina, il biglietto aereo in tasca. Destinazione Valencia, per fare una sorpresa a un'ex compagna che compiva gli anni e non vedevano da un anno. Ma Veronica Fili, 22 anni, Otilia Camelia Ceornodolea, 23 anni, e la coetanea Souaad El Aiassaoui, amiche inseparabili, non sono mai arrivate allo scalo di Bologna. Sono state travolte da un tir in autostrada e l'unica a salvarsi, ora gravissima in un letto di ospedale, è Souaad, mentre la sorella Zainaba, 41 anni, che le stava accompagnando, è deceduta sul colpo. Amiche nella vita e unite nella morte, Veronica e Otilia. Sono stati gli agenti del commissariato di Sassuolo, quattro giorni fa, a bussare a casa delle famiglie per dire che le ragazze non c'erano più.

SOSPETTA AVARIA
Le tre amiche sono cresciute insieme, prima frequentando l'istituto Alessandro Volta di Sassuolo e poi continuando a frequentarsi nel tempo libero. Le serate con il gruppo, i viaggi, i sogni e le speranze. Di Veronica e Otilia restano le foto di una vacanza a Londra, sedute ai lati del Tower Bridge in un giorno di pioggia. Tutto è finito sul una corsia della A1, all'altezza di Calcara di Crespellano, nel tratto tra Modena Sud e Valsamoggia in direzione di Bologna. Sono le sei di pomeriggio di giovedì scorso quando la loro automobile, una vecchia Alfa 147, sta viaggiando a velocità ridotta quando viene raggiunta da un camion da 35 quintali. Viene centrata in pieno, un tamponamento terribile che non lascia scampo a Veronica, Otilia e Zainaba. Per l'uomo al volante del tir, un quarantaseienne originario della provincia di Caserta, è stata ipotizzata la possibilità che venga indagato per omicidio stradale plurimo, tuttavia le circostanze dell'incidente non sono chiare e sono al vaglio degli inquirenti. L'uomo, rimasto illeso, ha riferito agli agenti della Polstrada di Modena nord incaricati di indagare sulle dinamiche dello schianto che l'auto delle quattro donne al momento dell'impatto era ferma.

 

«Era sulla seconda corsia, con il motore spento forse per un'avaria e non sono riuscito a evitarla», ha raccontato. Spiegando anche che l'Alfa non aveva le quattro frecce azionate, né segnali di stop attivi. Forse era in panne e pare che poco prima sia stata schivata da un altro mezzo. Il camionista è risultato negativo a tutti i controlli legati ad alcol e stupefacenti e, stando alle prime ricostruzioni, sarebbe da escludere che fosse al cellulare al momento dell'impatto. Stabilire con esattezze ciò che è successo però non è facile, anche perché l'incidente è avvenuto proprio in un'area non ripresa dalle telecamere dell'autostrada. La parte posteriore della macchina su cui viaggiavano le quattro ragazze è stata completamente distrutta dall'impatto. L'unica che si è salvata, Souaad El Aissaoui, una laurea in infermieristica, viaggiava sul sedile anteriore del passeggero. Per Veronica e Otilia, sedute dietro, e per la donna alla guida, non c'è stato scampo.

LUTTO CITTADINO
In via XX Settembre a Sassuolo, dove si trova l'edicola del papà di Veronica, non si parla d'altro. Il nome dela giovane campeggia sulle locandine, ad aprire il chiosco è stato un amico di famiglia. La città è scossa, l'incredulità e il dolore aleggiano anche sul Municipio, nel primo giorno di lavoro della nuova giunta dove tutti conoscevano quelle ragazze sempre sorridenti, amiche per la pelle, che il destino ha unito anche nella tragedia. Il neo assessore Angela Ruini, amica di famiglia, non trattiene le lacrime, il sindaco Gian Francesco Menani ha dichiarato il lutto cittadino. Sabato un migliaio di persone, tanti amici ed ex compagni di scuola, si è stretto in ricordo delle giovani. Ad aprire e chiudere la cerimonia officiata da don Carlo Menozzi e dal presidente della comunità islamica sassolese Hicham Ouchim le note di Herry Stiles Sign of the times.

 
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