«È stato terribile. Quei due hanno iniziato a bere, soprattutto il più grande e volevano fare bere anche noi. Hanno voluto comprare le birre al minimarket, in casa ci riempivano i bicchieri di whisky, ma a noi non andava. All’inizio si scherzava e rideva. Uno di loro ce lo aveva presentato il nostro amico italiano poco prima in strada, ci siamo fidate. Ci hanno ingannate». Le due amiche diciottenni, una della provincia a Est di Roma, l’altra del Sud del Viterbese, per sfuggire alla morsa dei loro aguzzini, un romeno di 24 anni e un albanese di 46, sono dovute scappare in strada e chiedere aiuto.
RAGAZZA FRAGILE
Erano le 23,30 di lunedì 29 luglio alla Borghesiana, periferia orientale della Capitale. Una volta arrivate le volanti, sotto choc e in lacrime hanno raccontato l’incubo vissuto. Drammatica la vicenda di una delle giovanissime, una ragazza fragile con problemi di epilessia e con disturbi dell’apprendimento. «Una volta saliti in casa del più piccolo, all’ultimo piano siamo rimasti per un po’ tutti e quattro sul balcone, faceva molto caldo. A un certo punto - il suo racconto - il 46enne mi ha detto “dai entriamo che ci vediamo un film alla tv”. Mi ero stancata di stare fuori, volevo stare più comoda. Invece mi sono ritrovata in una stanza e ha abusato di me».
La diciottenne prova a divincolarsi, ma è come impietrita. Solo quando lui si fermerà riuscirà a rialzarsi e a uscire dalla stanza. «Avevo preso una maglia per coprirmi, mi vergognavo - ha spiegato con l’amica agli investigatori - barcollavo, in quel momento mi si è presentato davanti l’altro. Sembrava gentile, preoccupato. Mi ha detto “dove vai con quella maglia messa così, non va bene” e si è offerto di darmene un’altra. Dai seguimi che ti do qualcosa di più adatto”. Invece pure lui si è approfittato di me».
IL TRANELLO
Anche l’amica è disperata: «Hanno provato anche con me, uno mi ha abbracciato provava a mettermi le mani ovunque». Le due amiche erano arrivate a Roma il giorno stesso per incontrare un amico, italiano, conosciuto in chat. Sarebbero dovute rimanere sue ospiti. Mentre lui era al lavoro, le ragazze sono scese per una passeggiata tra via della Borghesiana e via di Torregrotta. Faceva caldo, si sono fermate in un bar ed è qui che l’albanese di 46 anni le ha adocchiate, un tipo che in zona è conosciuto per trascorrere i pomeriggi a bere a ridosso dei muretti vicini al minimarket. «Ci siamo fidate perché poco prima il nostro amico che ci ospitava l’aveva incrociato in strada e ce lo aveva presentato», hanno spiegato agli agenti. Poi si è aggiunto anche il romeno di 24 anni.
Ormai è tarda sera, intorno alle undici, quando le due amiche riescono a parlare. Dicono che debbono andare al bagno, lì decidono insieme di raggiungere la porta e scappare via. «Siamo corse in strada, abbiamo chiesto aiuto, credevamo di non potere più uscire vive da quell’appartamento». Il 24enne, Stefan Mihaescu, era ancora in casa quando i poliziotti sono saliti per arrestarlo. Adriatik Vrapi, invece, è stato rintracciato la mattina dopo nascosto all’interno di una casupola di fortuna e con il trolley pronto per fuggire.
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