Il discorso sullo Stato dell'Unione di Joe Biden.
Tantissimi elementi insoliti, in primis lo stato di forma di colpo smagliante del presidente.
Dopo "gaffe" e declini psico-fisici vari, si presenta chiaro e pieno di grinta, addirittura aggressivo nei confronti di Trump, che non cita mai, e che si limita a etichettare per ben 13 volte come il suo «predecessore» nonché come l'amico di Putin e «il più grande pericolo per la democrazia americana sin dai tempi della Guerra Civile».
Trump che, dal canto suo, non manca di rispondergli a caldo, con un'intervista bomba rilasciata a Fox News: «Arrabbiato, mentalmente disturbato, oramai nella fase terminale del suo declino cognitivo».
È guerra politica a scena aperta, insomma.
In una lotta che, da qui al 5 novembre, si preannuncia davvero senza esclusione di colpi.