Accoglienza gelida del re Felipe VI alla sorella Cristina ai funerali di Alicia di Borbone

I monarchi Felipe e Letizia e, sulla destra, le infante Elena e Cristina
I monarchi Felipe e Letizia e, sulla destra, le infante Elena e Cristina
di Paola Del Vecchio
Venerdì 12 Maggio 2017, 13:30
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Madrid. Il ritorno della 'figliola prodiga' Cristina di Borbone, dopo l’assoluzione al processo Noos, commuove il re emerito Juan Carlos, ma lascia gelido il monarca Felipe VI. Quattro anni dopo essere stata estromessa dagli atti pubblici della famiglia reale, perché coinvolta nello scandalo di corruzione per il quale è stato condannato il marito Iñaki Urdangarin, Cristina di Borbone è tornata ieri al Palazzo Reale. L’occasione, la messa di suffragio per Alicia di Borbone-Parma - zia del re emerito Juan Carlos e madre dell’infante don Carlo di Borbone Due Sicilie, duca di Calabria - morta il 28 marzo a 99 anni.

 Nella cappella del Palazzo Reale, tutti gli occhi dei nobili e blasonati, in rigoroso nero a lutto, erano puntati su di lei, la secondogenita di Juan Carlos, di 51 anni, e su un possibile rincontro con il fratello, il re Felipe VI.  Presenti alla cerimonia, i monarchi emeriti Sofia e Juan Carlos, che si è sciolto in un lungo abbraccio alla figlia, mentre il fratello Felipe, accompagnato dalla moglie Letizia, non l’ha degnata di uno sguardo.

Dopo la proclamazione a re, Felipe VI ha ‘cancellato’ le sorelle Cristina ed Elena, dalla Famiglia Reale, riducendola ai monarchi in carica, alle loro figlie – le infante Leonor e Sofia – e a Juan Carlos e Sofia di Grecia. Cristina ed Elena di Borbone fanno solo parte della ‘famiglia del re’ e sono escluse dagli atti ufficiali. Tuttavia ieri la loro presenza era giustificata perché si trattava di una funzione familiare. La prima alla quale Cristina partecipava dopo ‘l’esilio’ forzato di 4 anni e l’assoluzione, nello scorso febbraio, dall’accusa di essere cooperatrice necessaria di due reati fiscali commessi dal marito, Iñaki Urdangarin negli anni 2007 e 2007 con la sua fondazione Noos. Accuse per le quali l’ex campione olimpionico di pallamano, riconosciuto colpevole di prevaricazione, truffa e frode fiscale, è stato condannato a sei anni e tre mesi di reclusione, con pena sospesa.

Vestita di nero, doña Cristina è arrivata alla cappella assieme alla sorella Elena e hanno preso posto nel banco in prima fila, accanto a Pilar e Margherita, le sorelle di Juan Carlos. Pochi minuti dopo, l’ingresso di Juan Carlos e Sofia, con i quali le infante hanno incrociato prima sorrisi, poi Cristina ha abbracciato affettuosamente  il padre che si era avvicinato a salutarla. Un’accoglienza molto diversa da quella riservatale da re Felipe e Letizia che, all’arrivo alla funzione religiosa, hanno evitato di incrociare gli sguardi con Cristina e hanno mantenuto un atteggiamento freddo e distaccato durante l’intera cerimonia, per nulla disposti a riabbracciare la ‘figliola prodiga’. Per loro Cristina resta la pecora nera di famiglia. 
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