Imran Khan, ex star del cricket e playboy trionfa in Pakistan: «Così cambierò il Paese»

Imran Khan, ex star del cricket e playboy trionfa in Pakistan: «Così cambierò il Paese»
di Pierluigi Franco
Domenica 29 Luglio 2018, 13:50 - Ultimo agg. 30 Luglio, 14:25
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Come ai tempi in cui impugnava la mazza da cricket, Imran Khan è stato veloce. «Grazie a Dio abbiamo vinto», ha dichiarato ieri, ancor prima della fine dello spoglio, in un discorso televisivo alla nazione e promettendo «un nuovo Pakistan» sotto la guida del suo Movimento per la giustizia (Pti).
La vittoria elettorale di Khan, idolatrato capitano della nazionale di cricket che conquistò nel 1992 l'ambita Coppa del mondo, era d'altra parte nell'aria. A favorirlo è stata soprattutto un'intesa con i potentati militari, ma anche il declino del partito di governo, la Lega musulmana (Pml-N), il cui leader ed ex primo ministro, Nawaz Sharif, è in carcere per la vicenda Panama Papers.

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PASSAGGI
Il Pakistan sta vivendo un momento molto difficile. A testimoniarlo è stata la stessa campagna elettorale macchiata dal sangue e da accuse di frodi. Gli analisti temono un periodo di instabilità favorito da un'economia fatiscente, un debito paralizzante e una sempre più forte presenza di gruppi integralisti, tra cui spicca la crescita dell'Isis in fuga dal Medio Oriente. In questo difficile contesto si colloca l'incognita Khan, entrato in politica nel 1996 dopo aver lasciato la lunga carriera sportiva. Il suo messaggio per un nuovo Pakistan sembra essere stato raccolto soprattutto dai giovani, in un Paese in cui il 64% dei suoi 200 milioni di abitanti ha meno di 30 anni.

Il partito di Khan avrebbe conquistato ben 119 seggi dell'Assemblea Nazionale a fronte dei 61 del partito del principale rivale di Khan, Shahbaz Sharif (fratello dell'ex premier Nawaz) e dei 40 seggi del Partito popolare pakistano (Ppp) del giovane Bilawal Bhutto Zardari, figlio di Benazir Bhutto e dell'ex presidente del Pakistan, Asif Ali Zardari. Ma Sharif ha sollevato dubbi affermando che il processo democratico del Pakistan «è tornato indietro di decenni». Voci diffuse riguardavano la possibile manipolazione da parte dei militari presenti negli 85 mila seggi con 350 mila soldati. Un'ipotesi smentita su Twitter dal portavoce militare, generale Asif Ghafoor: «propaganda malevola».

IL PERSONAGGIO
Tutto il mondo ora guarda al personaggio Khan, 66 anni, già famoso playboy ai tempi dell'attività sportiva, laureato a Oxford, sposato tre volte e, soprattutto, molto ricco. Ma anche islamista convinto, chiamato dagli avversari Taliban Khan perché finanziatore delle scuole coraniche più estremiste. Sarà interessante conoscere le sue posizioni sul piano internazionale, soprattutto verso gli Usa nei cui confronti è stato molto critico. Per gli Stati Uniti il Pakistan è strategico. A dimostrarlo l'alleanza stretta dopo gli attacchi dell'11 settembre, con aiuti economici per oltre 20 miliardi di dollari concessi dagli Usa in cambio di una maggiore presenza sul territorio. Taliban Khan dovrà pensare anche a questo.
 
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