Rogo sul traghetto dalla Grecia, i passeggeri: «Donne e bambini in lacrime, abbiamo visto la morte in faccia»

Rogo sul traghetto dalla Grecia, i passeggeri: «Donne e bambini in lacrime, abbiamo visto la morte in faccia»
di Erminia Voccia
Venerdì 18 Febbraio 2022, 23:51 - Ultimo agg. 19 Febbraio, 09:00
4 Minuti di Lettura

«La nave continua a bruciare da prua a poppa», così il capo della squadra di soccorso ellenica di Corfù, George Glykofrydis, all’emittente televisiva greca Ert. La tv manda in onda le immagini del traghetto avvolto dalle fiamme, dal quale si alzano colonne altissime di fumo nero. Glikofridis si trova a bordo di un’imbarcazione non molto distante dal traghetto. «C’è tantissimo fumo e la visibilità è poca. Non riusciamo a vedere alcun movimento sul ponte, solo fuoco. È impossibile per chiunque salire a bordo della nave». È l’alba di venerdì 18 febbraio, i passeggeri sono terrorizzati. «Il 90% della nave è bruciato, nessuno può avvicinarsi, le esplosioni arrivano dai serbatoi dei camion», racconta Fotis, un testimone oculare. «A bordo c’era il panico», riferiscono alcuni. «Il comandante della nave fa il giro delle cabine e raduna i passeggeri su un unico ponte. Poi, dà l’abbandono nave, ma l’evacuazione non è esattamente una passeggiata», riferisce il comandante del pattugliatore della Guardia di Finanza, Felice Lodovico Simone Cicchetti, che si trova in zona per altri interventi. Tra i passeggeri, ma anche tra i membri dell’equipaggio, c’è massima apprensione. Ci sono persone che piangono, l’incendio su una nave è un evento spaventoso, vengono soccorsi anche bambini piccolissimi, aggiunge Cicchetti. «In appena 15 minuti le fiamme hanno raggiunto il ponte, l’equipaggio della nave, per la maggior parte italiano, è stato semplicemente perfetto. Erano organizzatissimi. Ci hanno salvato la vita», dice ancora un passeggero. Anche Nikos Bardis, un pescatore locale, parla alla tv greca: «Alcune imbarcazioni di pescatori che si trovavano nei paraggi hanno circondato il traghetto, erano lì pronti ad aiutare e a recuperare gente in mare. Siamo riusciti a sentire le esplosioni, dovevano provenire dai camion». 


In un primo momento, i passeggeri vengono condotti in coperta ma a causa delle fiamme vengono trasferiti sul ponte superiore dove indossano in tutta fretta i giubbotti di salvataggio. Gli uomini dell’equipaggio calano le scialuppe. Saliti a bordo di un peschereccio, vengono trasportati al porto di Corfù. «I passeggeri ora sono sani e salvi e si trovano sull’isola di Corfù», dice Rodi Kratsa, governatore delle isole ioniche greche. Ma sono attimi di paura quasi interminabili. Un membro dell’equipaggio resta ferito, ha 42 anni. Le tv mostrano l’uomo che cammina a fatica, aiutato dai pompieri. L’uomo viene trasferito a Corfù dai mezzi della Guardia Costiera greca e viene ricoverato in ospedale con difficoltà respiratorie. Mino Roma, imprenditore brindisino di 43 anni, sta tornando da un viaggio di lavoro in Grecia, si trova in cabina in compagnia di un amico, quando la notte sulla nave si trasforma in un incubo. «Ho visto la morte in faccia - racconta l’imprenditore una volta al sicuro - ho temuto di non farcela.

Eravamo partiti da meno di un’ora. Dopo aver mangiato un panino, stavamo andando a dormire, quando qualcuno ha bussato alla nostra cabina. Ho sentito urlare: fuori, fuori! Ho aperto la porta e ho visto la gente con il giubbino di salvataggio correre verso il ponte. C’era fumo, tanto fumo. Ho sentito anche la voce del comandante che dall’altoparlante diceva: abbandonate la nave. Eravamo quasi 150 persone per scialuppa, ammassati una sull’altra come animali - racconta ancora l’imprenditore brindisino - A un certo punto abbiamo persino cominciato a imbarcare acqua. C’erano persone che vomitavano, donne che urlavano, bambini disperati. Se non fosse stato per le motovedette della Guardia di Finanza, non so se saremmo sopravvissuti. È stato impressionante, le fiamme avevano avvolto la nave quasi per la metà». 

Video

© RIPRODUZIONE RISERVATA