Putin, il cerchio magico dello zar: sodali di San Pietroburgo e un prete nostalgico di Stalin

Putin, il cerchio magico dello zar: sodali di San Pietroburgo e un prete nostalgico di Stalin
di Giuseppe D'Amato
Sabato 5 Marzo 2022, 11:00 - Ultimo agg. 15:13
4 Minuti di Lettura

Chi ha realmente influenza su Vladimir Putin? La domanda torna a girare tra le sale dei bottoni di mezzo mondo. Uno dei leader più conosciuti dalle opinioni pubbliche internazionali è infatti riuscito a mantenere un alto grado di vita privata e sociale per oltre un ventennio. L'ex colonello del Kgb ha utilizzato con incredibile maestria le arti apprese in gioventù fra le file dei Servizi segreti sovietici tanto che, per alcuni aspetti non pubblici, la sua figura è avvolta dal mistero.

Dopo il divorzio dalla moglie Ljudmila, da cui ha avuto due figlie la 36enne Maria e la 35enne Caterina (ambedue già coniugate - in Vorontsova-Faassen e Tikhonova; non ci sono, però, loro foto ufficiali) -, il presidente russo vivrebbe ora con l'ex campionessa olimpica di ginnastica Alina Kabaeva (38 anni), dalla cui relazione secondo i mass media americani sono nati due figli maschi.

Ogni tanto squadre di reporter scoprono qualche parente o persona a lui vicina, ma non si hanno mai certezze. 

A parte gli affetti, il cerchio magico è rappresentato da alcuni amici-colleghi presenti nel Consiglio di sicurezza della Federazione russa il vero direttorio del Paese -, dai fedelissimi di San Pietroburgo e da una schiera di popi, tra i quali spicca pope Tikhon.

Procediamo in ordine di importanza. Una volta l'anno Vladimir Putin va in vacanza con il suo ministro della Difesa, Serghej Shojgu, un genio dell'organizzazione, il classico brav'uomo, che all'apparenza deve essere discreto e particolarmente disponibile ad ascoltare un suo superiore. Fino al 2012 l'ombra di Putin era il 57enne Dmitrij Medvedev, con cui l'ex colonnello del Kgb divise l'ufficio al Comune di San Pietroburgo nei primi anni Novanta. A lui, di uguale istruzione giurista, l'attuale capo del Cremlino cedette la Presidenza della Federazione, per aggirare il vincolo costituzionale dei due mandati consecutivi nel 2008. Sua moglie, Svetlana religiosissima, assai impegnata in opere della Chiesa ortodossa -, era amica di Ljudmila e i quattro formavano un gruppo affiatato fino al divorzio dei Putin, annunciato nel giugno 2013. Oggi Medvedev è stato messo un po' in disparte ed è solo vice-capo del Consiglio di Sicurezza, ma rimane una spalla fidata nei momenti complicati.

Nel 2007 questi vinse il ballottaggio con Serghej Ivanov, un ex collega di Putin ai Servizi segreti, per l'alternanza al Cremlino. Sempre nel Consiglio di sicurezza, oltre a Ivanov gli altri colleghi-amici del presidente tutti sanpietroburghesi e con la stessa carriera, etichettati per questo siloviki - sono Nikolaj Patrushev, Aleksandr Borotnikov (direttore Fsb, l'erede del Kgb) e Serghej Naryshin (direttore SVR, il Servizio segreto estero). Quest'ultimo, per le sue capacità relazionali, è stato speaker della Duma, la Camera bassa del Parlamento dal 2011 al 2016, venendo poi sostituito da Vjaceslav Volodin, esperto in questioni legali, anche lui membro del Consiglio di sicurezza.

Video

Nelle grandi aziende di Stato e nel mondo del business Vladimir può contare soprattutto su Aleksej Miller (capo della Gazprom, la monopolista del gas), Igor Sechin (capo della Rosneft, la maggiore azienda petrolifera), Gennadij Timchenko (capo Volga Group) e i fratelli Rotemberg Arkadij e Boris.

Tutti loro hanno in comune di aver conosciuto il capo del Cremlino, quando questi lavorava a San Pietroburgo o in precedenza. Dal 1991 al 1996 Miller era il vice di Putin alla Commissione per il commercio estero; Sechin era il capo dello staff di Putin, quando l'attuale presidente era vicesindaco nel 1994, prima di trasferirsi all'Amministrazione del Cremlino, a Mosca, nel 1996. Secondo gli americani Sechin, descritto come un ultra-conservatore, rappresenta l'Fsb nel settore energetico. Timchenko e i fratelli Rotemberg, stando a varie pubblicazioni, sono invece gli amici del judo di Putin. È in palestra che si sono tutti conosciuti (con Arkadij il presidente forse già nel 1963 dal maestro Anatolij Rakhlin). Poi l'incredibile carriera dei tre negli affari e l'assunzione all'Olimpo degli oligarchi. Il ponte che unisce la terraferma russa alla Crimea, simbolo del successo politico di Putin, è stato costruito dalle aziende di Arkadij Rotemberg nell'arco di soli 3 anni.

In un libro scritto per presentarsi ai russi nel 2000, Putin annotò: «Ho molti amici, ma pochi sono realmente vicini a me. Loro non se ne sono mai andati via e non mi hanno mai tradito, come io non ho mai tradito loro. Dal mio punto di vista questo conta di più». Putin è molto religioso. Il suo confessore, con un forte ascendente, è il 63enne padre Georghij Tikhon Shevkunov - un ultraconservatore, amante di Stalin - con cui Putin fece conoscenza nel 1996 nel monastero, adiacente alla Lubjanka, il tristemente famoso palazzo del Kgb. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA