Trump e impeachment: è il momento della verità

Trump e impeachment: è il momento della verità
di Luca Marfé
Mercoledì 20 Novembre 2019, 12:00
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Il destino di Donald Trump appeso al filo di una telefonata.

Quella dell’ambasciatore americano presso l’Unione Europea, il repubblicano Gordon Sondland, che da una terrazza di Kiev avrebbe chiamato il presidente in presenza di numerosi testimoni. E che si sarebbe sentito letteralmente strillare, al punto da essere costretto ad allontanare il cellulare dall’orecchio, «dove sono le prove che ho chiesto all’Ucraina?».

Le prove che avrebbero dovuto inchiodare il figlio di Biden alla croce dei sospetti e che, di conseguenza, avrebbero dovuto condannare il candidato dem 2020 a una sconfitta già certa.

Una richiesta esplicita, probabilmente intercettata dall’intelligence russa ma soprattutto dai presenti, che, se confermata, potrebbe rappresentare la famosa pistola fumante per i democratici.

Quella, cioè, di un presidente che abusa del proprio potere per manipolare la politica estera statunitense così da piegarla a fini elettorali ovvero personali.

Il dramma va in scena oggi, in una diretta televisiva che si preannuncia da popcorn.

Nel corso della mattinata a stelle e strisce, infatti, Sondland è atteso alla Camera per fronteggiare le domande di un’America che aspetta risposte.

La storia infinita delle accuse, delle smentite, dei dubbi e delle bugie, dunque, potrebbe essere arrivata al capolinea della verità.

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