Ue, Tusk confemato presidente del Consiglio

Ue, Tusk confemato presidente del Consiglio
Giovedì 9 Marzo 2017, 19:10 - Ultimo agg. 10 Marzo, 11:55
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Il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk è stato riconfermato per un altro mandato. «Habemus il 'presidentum' del Consiglio europeo, Buona fortuna Donald», ha twittato il premier lussemburghese Xavier Bettel.

C'è stata una votazione formale tra i 28 per la rielezione di Tusk che si è conclusa con 27 voti a favore e uno contrario, quello della Polonia. È quanto riferiscono fonti Ue. La decisione del rinnovo del mandato, per cui non è necessaria l'unanimità ma è sufficiente una maggioranza qualificata, è quindi stata formalmente presa dal Consiglio europeo.

«Il Consiglio europeo ha rieletto oggi Donald Tusk come suo presidente per un secondo mandato di due anni e mezzo, dal primo giugno 2017 al 30 novembre 2019», si legge nel comunicato dei 28. «Donald Tusk è stato anche rinominato presidente dell'Euro Summit per lo stesso periodo». Si tratta del secondo presidente a tempo pieno del Consiglio europeo da quando è stato creato l'incarico il primo dicembre 2009 con l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona. Il primo è stato l'ex premier belga Herman Van Rompuy, anche lui rinnovato una volta dopo i primi due anni e mezzo.

«Grato per la fiducia e la valutazione positiva del Consiglio europeo. Farò del mio meglio per rendere migliore l'Ue», ha scritto su Twitter Tusk.

Dopo l'elezioni di Tusk la Polonia ha deciso di bloccare il testo delle conclusioni del vertice europeo, a cominciare dalla parte dedicata alle questioni dell'immigrazione che è stata appena discussa. Il testo passerà comunque ma, a quanto si apprende, sotto forma di "dichiarazione della presidenza" o con la nota del dissenso della Polonia.

La rielezione «è una decisione sbagliata che non promette all'Europa niente di buono», ha detto Beata Mazurek, portavoce del partito populista polacco Pis, nel commentare a caldo, davanti ai giornalisti polacchi, la decisione presa oggi a Bruxelles. Secondo Mazurek non si tratta però di «una sconfitta» da parte del governo polacco dato che ogni stato membro Ue ha il diritto di presentare la sua posizione.

I 28 affronteranno nei prossimi mesi la questione dell'equilibrio delle nomine Ue, di cui le principali sono ora tutte nelle mani della famiglia politica del Ppe, ha infine annunciato il premier maltese Joseph Muscat, il cui Paese detiene la presidenza di turno Ue. «Il Consiglio europeo discuterà più avanti quest'anno l'equilibrio nelle nomine Ue», ha twittato Muscat. 


 
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