Meloni vola da Orban per il Demographic Summit: «Combattiamo per difendere le famiglie e Dio»

«Qua a Budapest mai si sarebbe creduto che in Italia ci sarebbe stato un governo patriottico e pro-famiglie» ha detto Orban. Meloni: «In Ungheria si è riusciti a fermare la tendenza in calo della natalità, sono aumentati i posti di lavoro, e anche l'occupazione femminile»

Meloni vola da Orban per il Demographic Summit: al centro, i temi della famiglia e della natalità
Meloni vola da Orban per il Demographic Summit: al centro, i temi della famiglia e della natalità
di Riccardo Palmi
Giovedì 14 Settembre 2023, 15:11 - Ultimo agg. 15 Settembre, 00:02
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Giorgia Meloni è volata in Ungheria da Viktor Orban. La premier, che ha partecipato al Demographic Summit (un incontro sulla natalità), è stata accolta dalla presidente dell'Ungheria, Katalin Novak, sua grande amica (le due si sono incontrate anche durante la visita in Italia di Novak qualche settimana fa). Ad accompagnare Meloni, il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto. Sullo sfondo, secondo alcuni commentatori, la possibile adesione di Orban all'Ecr, il partito dei conservatori europei di Meloni.

I discorsi

«Sono passati due anni dall'ultima edizione di questo summit. Il mondo è cambiato, siamo all'ombra di una guerra. Ma sono successe anche cose importanti e buone, Meloni e la destra italiana hanno vinto le elezioni in Italia, è fantastico. Qua a Budapest mai si sarebbe creduto che in Italia ci sarebbe stato un governo patriottico e pro-famiglie». Così Orban ha salutato dal palco del Demographic Summit la premier italiana, aggiungendo: «Il futuro dell'Europa sta nella famiglia, e cito Meloni quando disse che è importante che un bambino abbia una madre e un padre.

Ai nostri fratelli d'Italia diciamo: "avanti ragazzi"».

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Il tema della natalità

Proprio il tema della natalità è stato al centro dell'intervento di Meloni, che ha definito Budapest «un esempio
perfetto» sotto il profilo degli aiuti alle famiglie. «In Ungheria si è riusciti a fermare la tendenza in calo della natalità, sono aumentati i posti di lavoro e anche l'occupazione femminile». La premier ha poi affermato che serve «una grande battaglia per difendere le famiglie, significa difendere l'identità, difendere Dio e tutte le cose
che hanno costruito la nostra civiltà».

D'altronde, da quando Viktor Orban è tornato al potere con Fidesz nel 2010, l'Ungheria ha investito molto sulla natalità - fino al 5% del Pil, più del doppio dell'Italia - e proprio per le sue politiche è stata indicata come modello da Papa Francesco, al netto di un calo delle nascite nel 2022. In questi anni il tasso di fertilità in Ungheria è cresciuto significativamente, passando da una media di 1,23 figli per donna nel 2011 a 1,61 dieci anni dopo. Proprio la scarsa natalità in Italia è stata invece spesso chiamata in causa in Italia come motivo di preoccupazione. Lo aveva fatto Mario Draghi da premier, lo ha ribadito per esempio il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti al Meeting di Rimini: «Con questi dati - le sue parole - non tiene nessuna riforma delle pensioni».

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