Roma: «Cacciamo subito Berdini»,
l’ira di Grillo ma Casaleggio frena

Roma: «Cacciamo subito Berdini», l’ira di Grillo ma Casaleggio frena
di Stefania Piras
Giovedì 9 Febbraio 2017, 09:18
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Il primo a montare su tutte le furie è stato Beppe Grillo. È lui a lanciare i primi strali su Paolo Berdini, l’assessore all’urbanistica che in un audio registrato da un cronista della Stampa definisce la sindaca Raggi impreparata, non adeguata strutturalmente al ruolo che ricopre. Grillo ieri era per silurarlo subito senza se e senza ma per aver pensato a voce alta considerazioni che in modo più o meno brutale circolano ormai da settimane negli stessi ambienti del Movimento 5 stelle. Ma non è un parlamentare che può essere redarguito via blog. Perciò dargli il benservito è stata la prima soluzione pronta per l’uso che è venuta in mente al garante M5S. Anche Berdini rientra nel novero di persone che remano contro, ragiona Grillo. E così si allineano i parlamentari nel pomeriggio. Il senatore Sergio Puglia dice: «Nessuno ha l’obbligo di rimanere in giunta se non condivide i principi del M5S o le linee guida della sindaca Raggi». Virginia non si tocca è il mantra scolpito sul blog. Lo dice quando non c’è ancora notizia delle dimissioni di Berdini. L’imbarazzo è fortissimo in casa Cinque Stelle ma ancora una volta è Davide Casaleggio a far ragionare tutti: «Aspettiamo».

Non c’è un sostituto che possa rimpiazzare Berdini, è questa l’amara verità al netto dello scetticismo confidato da Casaleggio jr ai suoi. Una sensazione che a Milano si allarga a macchia d’olio nei confronti dell’amministrazione Raggi. 

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