Salvini, lo sfogo sul caso Verdini: «Ora basta, da oggi partono le querele. Io e Francesca coinvolti senza motivo»

Nonostante il polverone sollevato dalle opposizioni la linea del governo rimane la stessa: l'indagine non coinvolge Salvini ed è iniziata molto prima dell'insediamento dell'attuale esecutivo

Giorgia Meloni e Matteo Salvini
Giorgia Meloni e Matteo Salvini
Giovedì 4 Gennaio 2024, 10:00 - Ultimo agg. 14:00
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Matteo Salvini non ci sta, e dopo che il suo nome è stato più volte tirato in ballo nel caso che vede indagato Tommaso Verdini, fratello della compagna Francesca Verdini, per le commesse milionarie in Anas, minaccia di far partire le prime querele. 

«Ho l'onore e l'onere di prendermi responsabilità delicate, sempre in totale autonomia, nell'esclusivo interesse dell'Italia per promuovere lo sblocco, l'accelerazione e la progettazione di opere pubbliche ferme da anni», afferma il vicepremier. «Essere coinvolto a sproposito in vicende di cui non so nulla non è più tollerabile. Da oggi cominciano a partire querele, da parte mia e della mia compagna Francesca Verdini come me coinvolta senza motivo in diversi articoli, con l'impegno a devolvere in beneficenza tutto quello che i calunniatori dovranno risarcire».  

Si sono tutte avvalse della facoltà di non rispondere al gip le persone, tra cui Tommaso Verdini e il suo socio Fabio Pileri, raggiunte da una misura cautelare nell'indagine della Procura di Roma su commesse milionarie all'Anas nella quale sono indagati anche Denis Verdini e l'ex parlamentare Vito Bonsignore, 80 anni, oggi imprenditore, che si sarebbe rivolto alla società dei Verdini per promuovere progetti su alcune opere infrastrutturali tra cui la Orte-Mestre e la Ragusa-Catania.

Intercettato nel luglio 2022, Denis Verdini definisce l'inchiesta «tutta fuffa: Sempre la stessa storia, c'è qualcosa di politico che vogliono trovare perché uno è Verdini e in testa c'è Salvini». 

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Secondo gli inquirenti, per ottenere gli appalti Verdini&co avrebbero promesso o messo in atto ogni genere di favori a beneficio di esponenti politici. Tra questi, biglietti per la prima della Scala, più cena e alloggio in hotel a favore del sottosegretario Federico Freni. Da Palazzo Chigi nessun commento sull'indagine e probabilmente la premier Meloni eviterà di parlarne anche nella conferenza stampa di oggi. Nonostante il polverone sollevato dalle opposizioni la linea del governo rimane la stessa: l'indagine non coinvolge Salvini ed è iniziata molto prima dell'insediamento dell'attuale esecutivo. 

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