Tributi e servizi a Napoli,
arriva la rivoluzione del web

Tributi e servizi a Napoli, arriva la rivoluzione del web
di Valerio Iuliano
Sabato 14 Luglio 2018, 10:01
3 Minuti di Lettura
Niente più file presso gli uffici di corso Lucci, nel girone infernale nel quale sono stati gettati per anni - talvolta anche con una punta di sadismo - decine di migliaia di contribuenti. E i pagamenti dei tributi locali da qualche settimana si effettuano online, stavolta anche con l'uso di carte di credito, oltre che con gli strumenti tradizionali. Mentre sul web da qualche giorno è possibile compilare anche la dichiarazione Tari. Sono questi i principali cambiamenti apportati da Palazzo San Giacomo nel settore dei tributi, in collaborazione con Advanced Systems, la software house partenopea fornitrice della piattaforma per la gestione degli stessi tributi dell'amministrazione. «Il rapporto tra il cittadino e la pubblica amministrazione - ha spiegato l'assessore al Bilancio Enrico Panini nel corso della conferenza - si semplifica molto. Il cittadino può fare online tutte le operazioni che lo riguardano».

I SERVIZI
Una semplificazione attuata attraverso la definizione di nuovi applicativi online. Dalla prima settimana di giugno è possibile pagare sul web - con carta di credito e senza costi di commissione - gli F24 di Imu, Tasi e Tari dal sito internet del Comune. Per le tasse sugli immobili sussiste, per ora, una soglia di 250 euro, oltre la quale l'operazione con carta di credito non può essere effettuata. Ma la stessa soglia sarà forse abbattuta. Nell'area tematica dei Tributi Locali ai cittadini viene offerta la possibilità di ovviare ai frequenti errori di calcolo commessi- sul fronte della tassa sui rifiuti- in passato dall'amministrazione. Il calcolatore Riscotel per le tasse sugli immobili ed il software Calcolotari- con il quale sono stati prodotti oltre 70mila F24 nei primi sei mesi del 2018 - sono presenti sul portale.
Tra le novità presentate ieri figura il modulo Dichiarazione Tari, presente su Linkmate, la piattaforma informatica del Comune che permette ai contribuenti di visualizzare la loro posizione contributiva. Il modulo è utile per effettuare un'iscrizione ai ruoli Tari, come nel caso di chi acquista un nuovo immobile. Sono attualmente 340mila le utenze domestiche già registrate negli anni scorsi nei database comunali, cui si aggiungono altre 70mila utenze non domestiche.

 

GLI OBIETTIVI
E l'obiettivo mai raggiunto dall'ente è quello di riuscire a inserire nei database le circa 100mila - secondo le stime del Comune - che non figurano nei ruoli e non hanno mai ricevuto un avviso di pagamento. Il modulo sul portale permette anche la variazione, per coloro che devono segnalare all'ente una superficie diversa del loro immobile rispetto a quella già presente nei database. Tra le possibilità offerte c'è anche la segnalazione del trasferimento di un'utenza. Una funzione che dovrebbe evitare - almeno secondo gli auspici - i tanti avvisi di pagamento che in passato venivano inviati erroneamente agli ignari contribuenti che avevano ceduto già da anni il loro appartamento. La mancata trascrizione del trasferimento di un'utenza determinava l'invio di due avvisi Tari. Una all'indirizzo dell'immobile venduto ed un'altra al nuovo indirizzo. Altra possibilità è quella della segnalazione della cessazione dell'utenza Tari. «Rispetto al passato - segnala Paolo Coppola di Advanced Systems - il cittadino ha un altro vantaggio: l'immediata acquisizione, entro 24-48 ore dall'invio, negli archivi informatici, della dichiarazione». Da qualche settimana agli uffici di corso Lucci si accede solo su prenotazione online con il sistema Elimina Code. Sei ore di attesa era il tempo medio per entrare. «Erano talmente tanti che alcuni arrivavano anche dai Comuni vicini», sottolinea il funzionario comunale Felice Balsamo. Una convenzione con i Caf - ha annunciato l'assessore Panini - servirà a facilitare il compito ai contribuenti non avvezzi all'utilizzo degli strumenti informatici. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA