Ucraina, risoluzione di maggioranza in 10 punti: «Coinvolgere le Camere, anche per l'invio di armi»

Ucraina, risoluzione di maggioranza in 10 punti: «Coinvolgere le Camere, anche per l'invio di armi»
Martedì 21 Giugno 2022, 17:01 - Ultimo agg. 17:32
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È stata raggiunta l'intesa sul testo della risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni del premier Mario Draghi, in vista del prossimo Consiglio europeo. Anche il M5s e Leu hanno sottoscritto l'accordo per definire il testo della risoluzione unitaria che sarà votata al Senato, sulle comunicazioni del premier Draghi. La risoluzione si snoda in dieci punti e comprende il coinvolgimento delle Camere in vista dei summit internazionali e in caso di invio di armi all'Ucraina

Ecco il testo integrale della risoluzione:
 
Premesso che il Consiglio europeo del 23 e 24 giugno 2022 ha in agenda i seguenti temi: il sostegno all’Ucraina dopo la guerra di aggressione russa; l’Europa allargata: i Balcani Occidentali e la richiesta di adesione di Ucraina, Repubblica Moldova e Georgia; la situazione dell’economia europea e la Conferenza sul Futuro dell’Europa;
 
considerato che:

a) il Consiglio europeo tornerà ad affrontare gli sviluppi della guerra di aggressione russa contro l’Ucraina e le sue conseguenze per riaffermare il sostegno dell’UE al popolo ucraino, a partire dal raggiungimento del cessate il fuoco; impegno che il Governo italiano persegue in maniera unitaria nei Vertici dell’UE e della NATO, con i seguiti delle recenti visite a Washington e a Kiev del Presidente del Consiglio dei Ministri e il lavoro della diplomazia italiana e dei Ministri competenti;
b) i Capi di Stato e di Governo terranno una discussione strategica sulle relazioni dell’Unione europea con i suoi partner vicini, trattando il tema dell’ “Europa allargata”; in linea con la Dichiarazione di Versailles del 10 marzo 2022 e a seguito dei pareri della Commissione europea, il Consiglio europeo avrà in agenda la richiesta di adesione all’UE da parte di Ucraina, Repubblica Moldova e Georgia e un dibattito sulle relazioni con i Paesi dei Balcani Occidentali e sulla loro prospettiva di ingresso nell’Unione europea;
c) il Consiglio europeo affronterà i temi della congiuntura economica con l’approvazione delle Raccomandazioni specifiche per Paese, la conclusione del Semestre europeo, nel quadro della proroga della clausola di salvaguardia del Patto di Stabilità e Crescita per il 2023 e delle decisioni della Banca Centrale Europea sulla politica monetaria;
d) la Commissione europea ha indicato il 1 giugno 2022 che la Croazia soddisfa tutte le condizioni per adottare l’euro, proponendo al Consiglio UE una decisione di adesione all’Unione Economica e Monetaria;
e) il Consiglio europeo adotterà conclusioni sui seguiti della Conferenza sul Futuro dell’Europa che si è chiusa con la solenne cerimonia del 9 maggio 2022 a Strasburgo e con una Relazione finale di 49 proposte;  

 
impegna il Governo a:


1) esigere, insieme ai partner europei, dalle Autorità russe l'immediata cessazione delle operazioni belliche e il ritiro di tutte le forze militari che illegittimamente occupano il suolo ucraino, con iniziative multilaterali o bilaterali utili a una de-escalation militare che realizzi un cambio di fase nel conflitto, aumentando in parallelo gli sforzi diplomatici intesi a trovare una soluzione pacifica basata sul rispetto della sovranità e dell'integrità territoriale dell'Ucraina e dei principi del diritto internazionale;


2) come testimoniato dal recente viaggio a Kiev dei Presidenti Draghi, Macron e Scholz, rafforzare il ruolo dell’Europa nel quadro multilaterale, proseguendo l’impegno a porsi come attore-chiave per una mediazione tra le Parti, in sinergia con altri Paesi già attivi su questo fronte e attraverso ogni azione diplomatica internazionale e bilaterale utile al raggiungimento di un cessate il fuoco e alla conclusione positiva di un percorso negoziale;

3) garantire sostegno e solidarietà al popolo e alle istituzioni ucraine, legittimati dall’art. 51 della Carta delle Nazioni Unite – che sancisce il diritto all’autodifesa individuale e collettiva – confermando il ruolo dell’Italia nel quadro dell’azione multilaterale, a partire dall’Unione europea e dall’Alleanza Atlantica, finalizzata al raggiungimento del primario obiettivo del cessate il fuoco e della pace;


4) a continuare a garantire, secondo quanto precisato dal decreto-legge n. 14 del 2022, il necessario e ampio coinvolgimento delle Camere con le modalità ivi previste, in occasione dei più rilevanti summit internazionali riguardanti la guerra in Ucraina e le misure di sostegno alle istituzioni ucraine, ivi comprese le cessioni di forniture militari;


5) definire ogni soluzione necessaria a livello bilaterale e multilaterale, a partire dall’ONU, dall’UE e dal G7, per assicurare la sicurezza alimentare a livello globale, attraverso corridoi sicuri e lo sminamento dei porti;


6) supportare le domande di adesione all’UE di Ucraina, Repubblica Moldova e Georgia, in un quadro di rispetto dei criteri di Copenaghen, e accelerare il percorso di adesione all’UE dei Paesi dei Balcani Occidentali;

7) nel contesto delle analisi sul semestre europeo, sostenere una revisione puntuale della governance economica che modifichi radicalmente il Patto di Stabilità e Crescita al fine di favorire gli investimenti e la coesione sociale;


8) adoperarsi per la definizione di strumenti fiscali comuni europei per compensare gli squilibri per gli Stati dovuti alle conseguenze economiche della guerra in Ucraina e alle sanzioni alla Russia e rafforzare politiche a favore di famiglie e imprese in difficoltà per gli effetti del conflitto; rendere esecutivi i progetti che sostanzino l’“autonomia strategica europea” per ridurre le dipendenze dell’UE in settori cruciali;


9) finalizzare le iniziative di RePowerEU che realizzino la diversificazione delle fonti energetiche in Europa e contrastino l’incremento dei prezzi dell’energia; a tale scopo, è prioritario l’utilizzo per tutti i Paesi membri dei fondi ancora disponibili nel Dispositivo di Ripresa e Resilienza, l’aumento significativo degli investimenti sulle rinnovabili, la tutela della coesione sociale nella transizione eco-sostenibile e le riforme del mercato energetico europeo, a partire dall’introduzione di un tetto ai prezzi del gas e dal disaccoppiamento del prezzo dell’energia tra rinnovabili e fonti fossili tradizionali;


10) dare seguito al dibattito sulle proposte adottate dalla Conferenza sul Futuro dell’Europa, con l’obiettivo di rafforzare l'azione dell'Unione europea, nel rispetto dei principi di sussidiarietà e proporzionalità, utilizzando tutte le potenzialità degli attuali Trattati, ivi inclusa la possibilità di avviare una procedura di revisione ordinaria, anche attraverso la convocazione di una Convenzione cui partecipino i rappresentanti dei Parlamenti nazionali (articolo 48 del Trattato sull'Unione europea).

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