Centocelle, bambino si lancia dal terrazzo a 12 anni dopo un rimprovero per i compiti. Il papà: «Mi sento in colpa»

Dalla strada alcuni testimoni l’hanno visto lanciarsi nel vuoto, un urlo e poi il tonfo

Centocelle, bambino si lancia dal terrazzo a 12 anni dopo un rimprovero per i compiti. Il papà: «Mi sento in colpa»
Centocelle, bambino si lancia dal terrazzo a 12 anni dopo un rimprovero per i compiti. Il papà: «Mi sento in colpa»
di Alessia Marani
Giovedì 12 Ottobre 2023, 00:07 - Ultimo agg. 22:34
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Aveva solamente 12 anni il bambino che nel tardo pomeriggio di martedì è volato giù dalla terrazza della sua casa al quarto piano di piazza dei Mirti, a Centocelle. Non un terribile incidente, ma un suicidio. A soli 12 anni. Una lite in casa, un semplice rimprovero del papà per i compiti, tanto sarebbe bastato per scatenare nel piccolo l’impulso a togliersi la vita. Dalla strada alcuni testimoni l’hanno visto lanciarsi nel vuoto, un urlo poi il tonfo. Altri ragazzini lo hanno filmato in diretta. La diffusione delle immagini è stata bloccata dai carabinieri. Inutili i soccorsi. Per alcuni arrivati con colpevole ritardo: «Abbiamo chiamato l’ambulanza in tanti - racconta Enzo - saranno state le 18,45/18,50. Ma non arrivava mai. Sono arrivate prima le pattuglie dei militari. Quel ragazzino respirava ancora. Dalla farmacia sono usciti fuori i sanitari con il defibrillatore. Sono stati minuti carichi d’angoscia. Una dottoressa ha provato a rianimarlo. Molte persone urlavano, altre piangevano. Il respiro diveniva sempre più flebile. L’ambulanza sembrava non arrivare mai, sarà passata una buona mezz’ora...». Stando ai dati in possesso alla centrale del 118, tuttavia, il primo mezzo sarebbe arrivato a piazza dei Mirti dopo 15 minuti dall’attivazione. L’allerta è delle 18.50. Sul presunto ritardo, l’autorità giudiziaria, si riserva ulteriori accertamenti. Il dodicenne, comunque in condizioni gravissime. morirà poco dopo l’arrivo al Policlinico Casilino, intorno alle ore 20. È stat disposta l’autopsia. 

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Su una panchina della piazza, vicino al luogo dell’impatto, ora ci sonoieri fiori e bigliettini. «Sarai sempre con noi», si legge. Chi era presente martedì sembra risentire l’eco delle parole disperate del papà: «È colpa mia». Sconvolta la mamma che era in farmacia. Molti si interrogano su come possa un dodicenne arrivare solo a immaginare un’azione simile. Il dramma di Centocelle, però, non rappresenta un caso isolato.

Anzi. Basti pensare che nell’ultimo anno alla sola Unità operativa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’adolescenza dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù sono arrivate 1500 richieste di aiuto per problematiche mentali in età evolutiva a cui si aggiungono le oltre 5mila consulenze. 

I SEGNALI

E che negli ultimi dieci gli accessi per ideazione suicidaria o tentato suicidio nell’età evolutiva sono aumentati del 75%. «Non è un elemento di routine familiare come un rimprovero a correlarsi direttamente all’episodio - spiega Maria Pontillo, psicoterapeuta dell’Unità operativa del Bambino Gesù - certi esiti sono il risultato di un malessere che era presente e che molto spesso si nasconde dietro a depressioni mascherate di cui è molto difficile cogliere i segni. Chi ne soffre cerca di svolgere le normali attività pur di non essere stigmatizzato». La dottoressa aggiunge che «nella pre-adolescenza non è ancora completamente sviluppata la capacità di ponderare il rischio e il pericolo. Non è maturata la corteccia frontale deputata, ma prevale il sistema limbico che è una parte del cervello che gestisce la componente impulsivo-emotiva».

Che può fare, dunque, un genitore o un insegnante per prevenire situazioni a rischio? «Innanzitutto, deve sapere che la depressione esiste anche in questa fascia d’età. Ci sono segnali da non sottovalutare come i cambiamenti di umore repentini, con minori che diventano facilmente irritabili o che piangono senza un motivo valido. Altro segnale è l’alterazione dei ritmi del sonno-veglia o del mangiare. Quindi il progressivo isolamento dalle relazioni sociali». Presso l’ospedale è attivo un percorso clinico per la prevenzione del suicidio in età evolutiva. In collaborazione con le Asl e la Regione è attiva h24 una linea telefonica “Lucy” 06.6859.2265 per le consulenze psicologiche urgenti.
 

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