Roma, morti in moto a 18 anni: «Riccardo e Dennis volati a terra come birilli»

Roma, morti in moto a 18 anni: «Riccardo e Dennis volati a terra come birilli»
di Camilla Mozzetti e Flaminia Savelli
Domenica 18 Dicembre 2022, 07:43
3 Minuti di Lettura

Uno schianto all'alba e la Capitale conta altre due giovanissime vittime sulle strade. Una strage senza fine, un bollettino di guerra: non hanno avuto scampo ieri mattina poco dopo le sei Dennis Di Tuccio e Riccardo Marchese, 18enni e amici strettissimi. Avevano trascorso la serata insieme in un locale alla Garbatella, all'Ostiense, e insieme stavano rientrando a casa nel quartiere Nomentano. Erano in sella all'Honda Sh di Riccardo e stavano percorrendo il rettilineo della Circonvallazione Ostiense quando la loro vita in una manciata di secondi è stata cancellata. Un tir stava infatti eseguendo una manovra per immettersi da piazza Eugenio Biffi. Lo scooter ha finito la sua corsa contro uno dei portelloni centrali. «Ho visto i corpi di quei poveri ragazzi finire a terra come birilli», ha riferito uno dei testimoni agli agenti della polizia Locale del gruppo Tintoretto ora incaricati di ricostruire la dinamica dello scontro e accertare le responsabilità. Mentre si allunga ancora la lista delle vittime della strada tra città e provincia: undici morti nelle ultime due settimane, 141 dall'inizio dell'anno.

Riccardo Marchese morto in un incidente a Roma. Il commovente video dei 18 anni: «Se stato un dono dal cielo»


LE IPOTESI
Il camionista, 41enne che ora rischia l'accusa di omicidio stradale, si è fermato a prestare i soccorsi. Ma quando i sanitari del 118 sono arrivati sul posto per Riccardo non c'era più nulla da fare: è morto sul colpo. Il cuore di Dennis batteva ancora ed è stato trasportato in codice rosso al pronto soccorso dell'ospedale San Giovanni dove però è deceduto pochi minuti dopo. Trasportato in ospedale anche l'autista del tir che è stato sottoposto ai test di alcol e droga risultati negativi. Periti e tecnici hanno invece eseguito accertamenti e analisi sull'asfalto per stabilire la dinamica dello schianto. Hanno proceduto con il sequestro delle telecamere di sicurezza: a partire da quelle installate proprio all'altezza del civico 199 dove è avvenuto l'incidente. Ma sono state sequestrate anche quelle degli impianti semaforici e quelle di un distributore di benzina a pochi metri da dove è avvenuto lo schianto.
I fotogrammi saranno determinanti per la ricostruzione di quegli ultimi drammatici istanti.

Nelle prossime ore verranno eseguite anche specifiche analisi, ancora, sulla segnaletica verticale per stabilire se uno dei due mezzi sia passato con il rosso. Intanto, è stato accertato che il camion era in fase di manovra. Ecco perché, al momento dell'impatto, stava occupando l'intera carreggiata. Resta però da stabilire perché il giovane alla guida non abbia avuto il tempo di frenare. Una delle ipotesi al vaglio, è che Riccardo abbia scartato un altro mezzo e che si sia trovato poi davanti al tir e che non abbia fatto in tempo a evitarlo.

 


LE PERIZIE
Sono state infine disposte le perizie tecniche sia sul motorino che sul camion, entrambi i mezzi sono stati subito sequestrati. Gli esami tecnici dovranno stabilire a che velocità stava procedendo il motorino. Esami necessari anche per verificare le condizioni dei freni dello scooter.
Intanto già nel pomeriggio di ieri gli amici dei due ragazzi hanno lasciato fiori e biglietti sul luogo dello schianto: «Riccardo e Dennis per sempre con noi» c'era scritto sul bigliettino accompagnato da un mazzo di rose bianche.

© RIPRODUZIONE RISERVATA