Roma, ubriaco non si ferma all’alt e travolge un carabiniere: 34enne semina il panico a Colleferro

Un piede schiacciato per il militare rimasto aggrappato alla portiera dell’auto

Si schianta contro un muretto, non si ferma all’alt e travolge un carabiniere: ubriaco semina il panico a Colleferro
Si schianta contro un muretto, non si ferma all’alt e travolge un carabiniere: ubriaco semina il panico a Colleferro
di Alessia Marani
Venerdì 19 Aprile 2024, 22:56
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Poteva finire in tragedia, l’ennesima provocata in strada da chi si mette alla guida ubriaco. Solo il caso, e l’esperienza di un vicebrigadiere dell’Arma, hanno impedito il peggio l’altra sera nel centro di Colleferro, cittadina a sud della Capitale. Qui un marocchino di 34 anni, al volante di una Golf e con a bordo due suoi amici, un connazionale di 40 e un altro 34enne della vicina Paliano, ha seminato il panico. Era completamente ubriaco. Si è prima schiantato contro un muretto, poi ha proseguito la sua folle corsa con il militare rimasto aggrappato alla portiera della vettura, quindi ha bruciato una rotatoria dopo l’altra, fino a salire direttamente sull’ultima, la più vicina alla via Casilina, dove la macchina si è bloccata su un’aiuola. Non solo. Mentre i due amici continuavano, sconvolti (ma anche loro ubriachi) a gridargli di fermarsi, lui ha provato anche a dileguarsi a piedi. Salvo poi doversi arrendere di fronte allo stesso militare che aveva ferito poco prima e ai suoi colleghi. Solo dopo, quando ha cominciato a riprendere un po’ di lucidità, è scoppiato a piangere chiedendo scusa: «L’ho fatto perché quando ho visto la divisa ho avuto paura di perdere la patente e non potere più andare a lavorare». Ma per poco, a quel carabiniere, non l’ammazzava.

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Ma riavvolgiamo il nastro del film.

Tutto succede intorno alle dieci di giovedì sera. Corso Garibaldi, lo stradone principale di accesso al centro di Colleferro è abbastanza trafficato, come sempre. All’improvviso spunta l’auto blu che schizza a destra e sinistra come un proiettile impazzito. Prima finisce la sua corsa contro un muretto, poi va a schiantarsi contro le transenne parapedonali del parcheggio coperto. La scena non sfugge a una pattuglia dei carabinieri che sta controllando il territorio. Il vicebrigadiere temendo che dentro la Golf il conducente sia ferito, scende dalla radiomobile e si avvicina per sincerarsi delle sue condizioni. Ma il marocchino appena si accorge dell’uomo in uniforme, dopo l’apertura dello sportello, prima effettua una brusca retromarcia, poi riparte a forte velocità, nonostante avesse pure uno pneumatico bucato. Con l’altra ruota sale addirittura sul piede del militare, provocandogli uno schiacciamento dell’arto. Il carabiniere viene trascinato per alcuni metri, riesce a evitare di essere travolto e quando vede arrivare un’altra vettura in senso contrario, molla la presa. Non si perde d’animo. Anzi. Risale sull’auto di servizio e con il collega si lancia all’inseguimento del veicolo in fuga. Dopo qualche chilometro, il 34enne, sbanda di nuovo paurosamente andando a sbattere contro il cordolo della rotonda di via Carpinetana, all’altezza di Valle Settedue. I tre (che non hanno riportato ferite) sono scesi dal mezzo e hanno tentato ancora la fuga a piedi, ma sono stati bloccati.

TASSO ALCOLEMICO

Il marocchino, residente a Colleferro, aveva un tasso alcolemico tre volte superiore al consentito e in passato gli era già stata ritirata la patente per guida in stato di ebbrezza. «Avevo paura di perderla di nuovo quando ho visto il carabiniere e non potere più andare a lavorare al mercato, a Roma, per quello ho provato a scappare», la sua giustificazione. Quindi è scoppiato in lacrime. È stato arrestato e condotto nel carcere di Velletri. Dovrà rispondere dall’accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, nonché di guida in stato di ebrezza. Liberi gli altri due.

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