Lazio, over 50 non vaccinati: 75mila a rischio multa. Via alle verifiche Asl

Agli irregolari, non giustificati, arriverà una contravvenzione da 100 a 3mila euro

Over 50 non vaccinati, 75mila a rischio multa: via alle verifiche Asl
Over 50 non vaccinati, 75mila a rischio multa: via alle verifiche Asl
di Camilla Mozzetti
Mercoledì 2 Febbraio 2022, 00:21 - Ultimo agg. 3 Febbraio, 08:27
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Il tempo è scaduto: gli irregolari verranno sanzionati salvo quei casi motivati dalle esenzioni che dovranno comunque essere vagliati dalle Asl, ma per gli over 50 senza vaccino partono le multe. E nel Lazio i potenziali trasgressori sono più di 75 mila. La procedura che segue l’obbligo vaccinale deciso dal governo per chi ha cinquanta o più anni è semplice: il ministero della Salute, sulla base dei dati raccolti in anagrafica vaccinale e a fronte delle segnalazioni delle Asl, invia all’Agenzia delle entrate-riscossione gli elenchi di chi al primo febbraio non ha ancora intrapreso il percorso vaccinale contro il Covid

I NUMERI

Nel Lazio, pur essendo una delle Regioni con il più alto tasso di copertura a livello, ci sono ancora 78.114 persone che del vaccino non hanno ricevuto neanche una dose.

Certo, nel novero compiuto come ogni settimana dalla struttura commissariale, ci sono anche chi ha un’esenzione, perché il vaccino non può farlo, e chi avendo contratto il virus non è tenuto nei primi mesi dopo la malattia a intraprendere il percorso vaccinale. Ma la cifra comunque è corposa e si stima che almeno l’80% dei mancati immunizzati risieda nella Capitale e nell’hinterland. Bene, che succede loro? L’Agenzia delle entrate acquisiti gli elenchi invierà ai no vax una comunicazione preventiva dando modo di giustificare alle Asl i motivi della mancata vaccinazione. Le aziende sanitarie verificheranno le eventuali esenzioni e invieranno l’elenco aggiornato al ministero che farà ripartire la catena. Un ultimo passaggio dal quale non si potrà fuggire: le multe a quel punto saranno contestate e saranno di 100 euro solo per i non lavoratori. 

GLI IMPORTI

Dal 15 febbraio, invece, partiranno anche le sanzioni per i lavoratori over 50 no vax che andranno da 600 a 1.500 euro fino a 3 mila euro nei casi in cui non venga pagata la contestazione. Le persone insolventi saranno sospese senza stipendio. C’è da dire che dall’emanazione dell’obbligo vaccinale per gli over 50 nel Lazio le vaccinazioni in prima dose sono aumentate. Il 21 gennaio, ad esempio, i no vax con più di 50 anni erano 90.653 e da allora c’è stato un recupero di 12.539 unità. Ma il risultato non è soddisfacente e comunque va a rilento se si considera anche l’ostruzionismo che molti continuano a praticare pure di fronte ai medici. 

L’OSTRUZIONISMO

È di qualche giorno fa l’esposto che la Federazione medici di medicina generale del Lazio ha presentato in Procura sugli attacchi dei no vax negli ambulatori che, armati di lettere firmate dagli avvocati, pretendevano la prescrizione per il vaccino, con seguente scarico di responsabilità per qualsiasi evento avverso sul professionista. O ancora: le finte esenzioni pretese dopo consulti specialistici. Su quest’ultimo aspetto si è “accesa” anche l’attenzione del Nas dei carabinieri, con militari avvistati in più studi medici, per chiarire eventuali illeciti. I trucchi più fantasiosi sono scattati proprio a poche ore dall’emanazione dell’obbligo vaccinale e una delle strade per provare a farla franca è appunto quello dell’esenzione motivata da uno specialista e certificata poi dal medico di famiglia. Alcuni per il momento sono riusciti a farla franca ma ora che le Asl sono chiamate a verificare la validità di quelle esenzioni il cerchio è destinato a chiudersi. Intanto il Tar del Lazio ieri ha confermato l’annullamento dell’ordinanza con la quale il 17 aprile 2020 il Presidente della Regione ha imposto l’obbligo della vaccinazione antinfluenzale stagionale per tutte le persone al di sopra dei 65 anni di età. 

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