L'ascensore è rotto ed è costretto a dormire nella sala per le riunioni del condominio. Si è nuovamente ripresentato il solito e ben noto problema per i residenti delle palazzine di via San Prisco, a Nocera Inferiore. Un uomo con disabilità, dopo essere tornato a casa dall'ospedale per il parto della figlia, non è riuscito a raggiungere la sua abitazione, situata al terzo piano delle palazzine di edilizia popolare del quartiere Monteveoscovado.
Le costruzioni sono di proprietà dell'Acer, l'Agenzia regionale per l'edilizia residenziale.
Spesso non si può nè uscire e nemmeno - coe il caso più recente - tornare nei propri appartamenti. A quanto pare anche rivolgersi all'assistenza - come dicono - non sarebbe servito a nulla. Mesi fa toccò ad un ragazzo bloccato sulla sedia a rotelle non potersi recare al centro di riabilitazione per sottoporsi alle terapie. Il motivo era sempre lo stesso: il guasto dell'ascensore.
Il ragazzo vive al quarto piano e la sua disabilità non gli consente di deambulare. In quel caso, il ritardo nella riparazione dell'ascensore era dovuto, secondo un sopralluogo e interessamento che fece lo stesso sindaco di Nocera, Paolo De Maio, alla mancanza di un pezzo di ricambio. Ad occuparsi del trasporto del giovane fu un'associazione di volontariato. Tuttavia, il problema si è registrato per l'ennesima volta, costringendo un altro residente a restare bloccato per ore al piano terra.