Biden, l'amico americano
e il gemellaggio con Olevano sul Tusciano

Biden, l'amico americano e il gemellaggio con Olevano sul Tusciano
di Margherita Siani
Venerdì 20 Novembre 2020, 08:21
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C'è un filo diretto che lega il nuovo presidente americano, Joe Biden, con la provincia di Salerno: è il legame che unisce Olevano sul Tusciano con la città di origine del neoeletto presidente, Wilmington, dove risiede una numerosa comunità olevanese che continua a mantenere rapporti strettissimi con l'Italia. Da diciotto anni, infatti, è stato istituzionalizzato un gemellaggio tra le due cittadine, curato dall'associazione Olevano Città gemelle e dalla Pro loco, insieme al Comune e che spesso, negli anni, ha coinvolto anche altri enti. «Siamo orgogliosi che questo Presidente sia natio di una città gemellata con noi - dice Michele Volzone, sindaco di Olevano - Abbiamo inviato una lettera di congratulazioni al sindaco di Wilmington e, per il suo tramite, al Presidente neoeletto. C'è una comunità olevanese molto numerosa lì, ci sono anche discendenti molto amici del Presidente Biden che, chissà, forse potrebbero avere un ruolo nella prossima amministrazione americana e questo ci rende ancor più orgogliosi. Di certo, finita questa pandemia, torneremo ancora in America a continuare e rafforzare sempre di più i nostri rapporti, portando il nostro olio, i nostri prodotti, ma soprattutto la nostra amicizia».

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Il gemellaggio si consuma ogni anno, una volta ad Olevano, durante la festa di San Michele, nella settimana dell'8 maggio, quando una delegazione di Wilmington arriva nei Picentini, mentre a giugno dell'anno successivo, durante la festa di Sant'Antonio, è una delegazione di Olevano che va in America.

Uno scambio culturale, sociale che ha coinvolto soprattutto i ragazzi e le famiglie, oltre che il mondo associativo. «Non è stato semplice costruire questo gemellaggio - racconta la presidente dell'associazione Olevano Città gemelle che cura lo scambio, Antonella Santoro - La prima volta che vennero, 18 anni fa, li coccolammo, li portammo in giro per il paese, facemmo sentire loro la nostra accoglienza ed il nostro calore e tutto questo li convinse ampiamente. Da quel momento, ogni anno si rinnovano i reciproci incontri, con un grande coinvolgimento da parte delle nostre famiglie e dei nostri ragazzi». Folgorati dall'accoglienza, dunque, e dalle radici forti, la vicinanza è divenuta amicizia vera. «I rapporti tra la nostra cittadina e Wilmington sono davvero intensi - racconta ancora - Lì c'è una Little Italy e il giorno di Sant'Antonio si tiene una processione importante che unisce tutti i santi di cittadine italiane presenti, comprese la nostra».

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Ed è stato proprio durante la presidenza di Barack Obama, con Biden vice presidente, che lo stand con le bontà olevanesi, ad iniziare dall'olio, è stato visitato dall'attuale presidente. «Ha conosciuto i prodotti e mangiato una fetta di pane con il nostro olio». Un legame nelle tradizioni e nella gastronomia, dunque, ma anche nel forte senso di religiosità. «I nostri concittadini che vivono lì frequentano la stessa chiesa frequentata da Biden, la stessa in cui si è tenuto il funerale del figlio del presidente - dice Pietro D'Aniello, presidente della Pro loco - Lo hanno visto spesso, hanno con lui scambi reciproci e sentono un grande orgoglio, come noi d'altronde, che abbiamo tifato insieme a loro per l'elezione, vissuto insieme la suspense dei giorni dello spoglio e gioito per il risultato». E chissà che non ci possano essere presto nuove occasioni di incontro proprio con il presidente, che frequenta spesso la festa di Sant'Antonio per quel grande senso di religiosità che ha mostrato fin dalla sua prima uscita pubblica, proprio andando in chiesa e poi al cimitero sulla tomba di suo figlio che non c'è più. La vicinanza di una consorte siciliana, poi, aiuta senza dubbio questo legame con l'Italia che già, da vice presidente di Obama, aveva mostrato di avere e di sentire forte. La stessa partecipazione ad una festa religiosa e popolare come quella dedicata a Sant'Antonio fa comprendere la sua umanità. Se quest'anno il covid ha fermato tutto, lo scambio riprenderà nel 2021.
 

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