Dal Mali con un sogno:
a Cava de' Tirreni nasce uno chef

Dal Mali con un sogno: a Cava de' Tirreni nasce uno chef
di Lara Adinolfi
Domenica 19 Maggio 2019, 14:30
3 Minuti di Lettura
Negli occhi la speranza, nel cuore la ferma volontà di farcela. Nonostante le avversità. Con impegno e passione. È la storia di un ragazzo con un sogno che sembrava impossibile, arrivare in Italia e diventare chef. Guadagnandosi un contratto a tempo indeterminato nella vallata metelliana. La vicenda di Abdoulaye Traorè, inizia in Mali il 22 luglio di 19 anni fa. Lui vive in uno Stato dell'Africa occidentale senza sbocchi sul mare. Il suo passato è racchiuso in racconti ancora forti e toccanti. Poi, un giorno del 2017, arriva a Salerno. E qui, al Cpia, il Centro provinciale istruzione adulti, punto di riferimento istituzionale per il coordinamento e la realizzazione di azioni destinate alla popolazione adulta per favorire l'innalzamento dei livelli di istruzione e consolidamento delle competenze chiave per l'apprendimento permanente, frequenta un corso di italiano ottenendo così il permesso di soggiorno. Si iscrive a Cinema lab, un laboratorio cinematografico del Giffoni Film Festival e ai progetti sul «Fare Impresa». A settembre scorso prende parte al progetto di «Street food & beverage» con contaminazioni etniche da tutto il mondo, nell'ambito della terza annualità di «Scuola Viva». Il giovane uomo si impegna. Studia e si distingue per la sua bravura. Nelle settanta ore che trascorre tra laboratori, lezioni su scienze dell'alimentazione, cucina e sala, viene notato dai talent scout. Finché, prima ancora di aver completato gli studi, ecco il suo premio: un'assunzione al Mademoiselle Charlotte Bistrot Pâtisserie di Cava. Perché la tenacia, la buona volontà premiano sempre. Abdoulaye che sta già lavorando nella cucina del locale di Cava de' Tirreni diretto da Vincenzo Carotenuto, tra qualche mese conseguirà anche la licenza media. Si, perché Abdoulaye trascorre la sua giornata lavorando e studiando. Senza mai perdere il sorriso. Quel sorriso che illumina il suo viso. E oggi, che ha anche trovato casa a Vietri sul Mare, pedala ogni giorno con la sua bici da Cava fino al borgo costiero mentre vede il suo sogno di diventare chef, ormai sempre più vicino. «La nostra è una sfida che stiamo vincendo dice Ornella Pellegrino, preside del CpiaAbdoulaye - È un successo vedere questo contratto. I nostri studenti si stanno integrando perfettamente. Offriamo a tutti loro, italiani e stranieri, la medesima opportunità di partecipare a progetti culturali che possano determinare l'inserimento nel mondo del lavoro. Educazione e inserimento per la vita quindi, in modo propositivo. Sia con lezioni frontali che laboratoriali. E tutto ciò è possibile con il lavoro quotidiano di esperti illuminati, come Umberto Ferrigno o Vincenzo Carotenuto, insegnanti che dedicano il proprio tempo alla causa».
 
«Dai corsi nasce un cuoco sottolinea Umberto Ferrigno, docente di ospitalità tecnico laboratoriale e coordinatore del Cpia tra Cava, Nocera ed Eboli la professionalità e la passione hanno accompagnato i nostri passi. Lavorando sull'enogastromonia, nel segmento del turismo, abbiamo veicolato nuovi saperi. Abdoulaye è stato premiato per il suo impegno. Il mio plauso va alla proprietà dell'azienda che l'ha scelto e al giovane che ha dimostrato la sua bravura». Intanto, tanti altri ragazzi stanno seguendo le sue orme. Molti provengono da ambiti svantaggiati. E dopo i 182 esami d'alfabetizzazione appena conclusi al Cpia, che opera con corsi pomeridiani dalle 14 alle 20 e 30 nelle scuole media di Salerno, Mercato San Severino, Nocera Inferiore, Vallo della Lucania ed Eboli, a giugno altri 800 si confronteranno con questa prova. Mentre in 150 potranno avere la licenza media e oltre mille otterranno diverse certificazioni. Ci saranno alunni di tutte le nazioni del mondo, considerando che l'utenza è per il 95% straniera. E ai primi di luglio, in una manifestazione conclusiva che si terrà al Polo Nautico di Salerno, sarà tracciato un bilancio dei moduli svolti nella provincia di Salerno.
© RIPRODUZIONE RISERVATA