Nonno e nipote morti sull'A1,
c'è un indagato: «Forse è colpa mia»

Nonno e nipote morti sull'A1, c'è un indagato: «Forse è colpa mia»
di Daniela Faiella
Mercoledì 19 Agosto 2020, 09:31 - Ultimo agg. 09:33
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C'è una persona indagata per l'incidente avvenuto lunedì mattina lungo la corsia sud dell'A1, nel tratto compreso tra Cassino e Caianiello, in cui hanno perso la vita nonno Domenico Alfano e suo nipote Domenico junior, 68 e 12 anni, entrambi residenti ad Angri. Si tratta di un ragazzo romano che viaggiava sullo stesso tratto autostradale, nella stessa direzione, alla guida di un'Alfa Giulietta. Secondo quanto trapela da fonti investigative, il giovane, dopo l'impatto, avrebbe contattato la sottosezione della polstrada di Cassino dall'area di servizio di Teano, per segnalare che forse era stato inconsapevolmente coinvolto in un incidente. Agli investigatori il conducente della Giulietta avrebbe riferito di essersi insospettito dopo aver notato dei graffi e delle ammaccature lungo la fiancata dell'auto. Sono in corso, ovviamente, tutti gli accertamenti del caso per appurare se l'Alfa abbia tamponato lo scooter di Domenico Alfano, provocando l'impatto. Intanto, ieri mattina, la procura di Santa Maria Capua Vetere ha conferito l'incarico al medico legale per le autopsie che sono state eseguite nel pomeriggio. Ad Angri, nel frattempo, prosegue senza sosta il viavai di amici, parenti e conoscenti nel condominio di via Nazionale, dove nonno «Mimì», ex gommista, molto conosciuto e benvoluto nella zona, viveva con la sua famiglia. Nella stessa abitazione vive anche il papà del piccolo Domenico junior, Antonio Alfano. A lui è toccato, lunedì, fare il riconoscimento delle vittime. Quel bambino era la sua vita. Era stato concepito con amore 12 anni fa. Poi il destino aveva voluto che il rapporto con la mamma, Silvia Perinu, di origini sarde, si incrinasse, fino alla separazione. Da allora Domenico viveva con la mamma in provincia di Frosinone, anche se ad Angri aveva trascorso gran parte della sua infanzia. Il bambino, che aveva la passione per il calcio, era contento quando ritornava ad Angri, dal papà e dai nonni. Lunedì mattina nonno Mimì era partito di buon'ora da casa per andarlo prendere a Ceprano con lo scooter.

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Nonno e nipote sarebbero ritornati insieme ad Angri dove il piccolo avrebbe trascorso qualche giorno di vacanza con la famiglia di suo padre. Qualcosa è andato storto sulla strada del ritorno quando lo scooter in sella al quale nonno e nipote viaggiavano è finito fuori strada, schiantandosi contro il guardrail. «Non ci sono parole, solo tanto dolore» si limita a commentare un amico della famiglia Alfano mentre si accinge a varcare il cancello del condominio di via Nazionale. Tanti i messaggi di cordoglio sui social. «Ci sono volte in cui tutte le parole, anche le più ricercate e sofisticate, sono superflue. Il gruppo Sei di Angri se... si stringe intorno alla famiglia Alfano per questo tragico momento, restando nel silenzio di chi crede che in un'altra vita nonno e nipote possano camminare abbracciati, insieme, per sempre».

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