Da oggi entra a far parte delle collezioni del Museo-FRaC Baronissi, la serie delle venticinque fotografia, dal titolo “In Coena Domini”, che Gianni Zanni ha dedicato all’“Ultima Cena”. Una donazione particolare con la quale l’artista pugliese ha voluto esprimere il suo profondo senso di amicizia con artisti e critici dell’area campana, nonché l’esemplare significato del lavoro di ricerca e di promozione che il FRaC conduce da venti anni.
«Museo-FRaC è na struttura aperta alle attualità, ai giovani artisti, al loro desiderio di testimoniare il presente.
La mostra “In Coena Domini” di Gianni Zanni è stata realizzata nell’aprile 2021, in modalità online, in piena pandemia registrando un enorme successo in termini di streaming e visualizzazioni, andando a comporre quel dialogo con l’arte e con il suo pubblico che il Museo FRaC-Baronissi ha disposto in una delle più critiche fasi della storia della contemporaneità umana, aprendo nuovi canali di comunicazione e di interazione in un flusso continuo. « Zanni – precisava il professor Bignardi in occasione della mostra inaugurata il 1 aprile 2021 – in questa serie di lavori, dedicati a interpretazioni dell’ultima cena, ha saputo intrecciare le inquadrature sperimentali con quelle archiviate nella memoria dalla storia dell’arte. Ho posto a confronto due analoghe interpretazioni di quel genere che è la ‘natura morta’ e ne ha ricavato un racconto che, più di aprire lo sguardo all’intera scena leonardesca, si sofferma sui primi piani, sui dettagli. La tavola imbandita, non poteva essere diversamente, è quella tipica della tradizione pugliese”. Un lavoro che nella dichiarazione poetica dello stesso Zanni in apertura del catalogo online pubblicato nel 2021 da Gutenberg Edizioni «vuole essere una rielaborazione in chiave fotografica del menù dell’ultima cena del Cristo rappresentata da diversi artisti nei secoli passati e di cui certamente il più conosciuto è il Cenacolo di Leonardo. Gli still life fotografici realizzati rappresentano la trasposizione nella cultura gastronomica pugliese delle pietanze presenti sul tavolo del famoso affresco leonardesco e non è stata una impresa particolarmente ardua ritrovare numerose similitudini tra la raffigurazione leonardesca e quella concretezza del cibo presente nella tradizione gastronomica e sulle tavole delle feste natalizie e pasquali delle varie località e pugliesi».