Velia, il resort di lusso della Curia
apre ed è già quasi sold out

Velia, il resort di lusso della Curia apre ed è già quasi sold out
di Carmela Santi
Lunedì 25 Luglio 2022, 06:10 - Ultimo agg. 10:23
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Arrivano i clienti nel resort di lusso nato dalla riqualificazione di Villa Sacro Cuore a Velia. Ieri mattina i primi check-in. Già prenotate tutte o almeno in gran parte le 149 stanze realizzate con la ristrutturazione della struttura di proprietà della Diocesi di Vallo. Un intervento finito nell’occhio del ciclone, con polemiche sollevate da ambientalisti e parlamentari. Un polverone che non ha scalfito la posizione della Curia («La struttura era in decadenza andava ristrutturata») e degli amministratori locali («I lavori sono stati eseguiti con tutti i permessi necessari»). In occasione dell’apertura, parla Stefano Brunetti, amministratore di Futura Vacanze, il tour operator italiano specializzato nel turismo di flussi nazionali e internazionali che ha investito con un imprenditore di Vallo nei lavori di ristrutturazione: insieme gestiranno Resort Eleamare club, questo il nome scelto per la nuova struttura. 

«È un lavoro in cui abbiamo creduto sin da subito e di cui andiamo molto fieri - dice Brunetti - gli interventi ci hanno tenuto impegnati negli ultimi tre anni e ora è sotto gli occhi di tutti che abbiamo realizzato una struttura di altissimo livello, situata in una posizione meravigliosa tra il mare e la torre di Velia, da qui la scelta del nome Eleamare.

Abbiamo tanti club in tutta Italia ma nessuno ha una posizione invidiabile come questo». Il manager turistico risponde alle critiche: «Voglio ricordare che abbiamo avuto tutte le autorizzazioni necessarie per eseguire gli interventi. Dal Parco alla Soprintendenza, sono stati vigili nel richiederci tutta una serie di accorgimenti estetici per salvaguardare il territorio. Noi li abbiamo adottati con grandi investimenti e credo che la clientela ce lo stia riconoscendo. È una struttura che piace molto, noi l’abbiamo ingentilita in tutti i modi possibili e oggi credo sia un riferimento per il turismo di Ascea e di tutto il Cilento. Stiamo lavorando a una clientela di riferimento al parco archeologico anche nel periodo invernale».

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Sui termini degli accordi tra i gestori e la Diocesi nulla trapela. Sarà pagato un canone di affitto. I lavori di ristrutturazione sono costati invece circa sette milioni di euro. Una cifra importante che la Diocesi non avrebbe potuto facilmente sostenere. Da qui la decisione di affidare a privati il recupero di Villa Sacro Cuore, che ormai versava in condizioni preoccupanti. Anche decidere per l’abbattimento avrebbe significato tirar fuori non pochi soldi. L’idea è stata dunque quella di recuperarla. Già negli ultimi anni la Villa funzionava con finalità di ricezione. Non è stato necessario neanche chiedere il cambio di destinazione d’uso. Villa Sacro Cuore fu realizzata nel 1965, prima della nascita dei vincoli paesaggistico-ambientali e prima che maturasse in Italia una consapevole cultura ambientale e di tutela dei beni archeologici. Successivamente la struttura non è stata modificata ed è stata utilizzata come scuola e come sede di colonia estiva per tanti anni e per tanti ragazzi. Nel 2004 una parte della struttura è stata autorizzata all’esercizio di attività extralberghiera di case per ferie. Don Virgilio, il parroco che gestiva la struttura, è andato avanti per diversi anni. Quattro anni fa, all’indomani del suo decesso, la Diocesi ha dovuto decidere cosa farne. Nel resort è stata comunque rispettata l’origine pastorale della struttura, con una chiesa e un’area riservata alla Diocesi. Qualche cittadino ha avanzato la richiesta al vescovo di devolvere parte dei guadagni in opere di beneficenza. Tra i primi a visitare il resort il sindaco di Ascea Pietro D’Angiolillo, che ripete: «È stata riqualificata l’intera arra, la struttura da ossigeno all’economia locale e migliora il livello occupazionale, dando la possibilità al nostro territorio di poter ospitare tutto l’anno anche gite scolastiche per visitare il parco archeologico di Elea-Velia e per scoprire i tesori del Cilento». 

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