Nocera Inferiore, truffa sui bonus edilizi, inchiesta chiusa: indagati 40 salernitani

Ricostruito un sistema che consentiva ai cedenti di monetizzare crediti per 3,5 milioni di euro

Le indagini furono condotte dalla Guardia di Finanza
Le indagini furono condotte dalla Guardia di Finanza
di Nicola Sorrentino
Sabato 13 Aprile 2024, 12:36 - Ultimo agg. 14:19
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Ci sono anche 40 professionisti salernitani nella maxi inchiesta - ora conclusa - su di un giro di truffe consumate ai danni dello Stato, dove circa novantotto persone avrebbero intascato complessivamente 607 milioni di euro, con i Bonus edilizi per lavori nell'ambito della transizione ecologica. Lavori mai eseguiti e che mesi fa portarono anche ad una serie di sequestri, dietro disposizione della procura di Napoli Nord, eseguiti dalla Guardia di Finanza. Gli indagati del salernitano hanno residenza a Nocera Inferiore, Sarno, Eboli, Scafati, Pagani, Roccapiemonte, Salerno, Battipaglia, Angri, San Marzano sul Sarno, Agropoli, Nocera Superiore e Gioi Cilento.

Le indagini avrebbero scoperchiato un sistema fraudolento che consentiva ai cedenti di monetizzare crediti, per un valore di 3,5 milioni di euro, attraverso la negoziazione diretta con gli istituti finanziari.

Nel dettaglio, le indagini appurarono come i crediti fossero riconducibili a bonus fiscali per lavori edili (di riqualificazione energetica, ristrutturazione e adeguamento sismico) in realtà mai eseguiti, spesso vantati da società prive di consistenza aziendale e solidità patrimoniale.

In alcuni casi, secondo la tesi inquirente, i lavori sarebbero stati eseguiti anche da gelaterie, profumerie, sale giochi e commercianti ambulante, nonché da persone fisiche non esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo. Molti dei richiedenti - come i legali rappresentanti ad esempio - sarebbero stati anche destinatari del reddito di cittadinanza. In un caso, un uomo che aveva già comunicato la disponibilità di crediti per un importo superiore al milione di euro, aveva ceduto a terzi parte della provvista fraudolentemente generata, mentre si trovava ai domiciliari.

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Tra l'Agro nocerino sarnese, la Piana del Sele e il Cilento, sono coinvolte diverse imprese e società, i cui rappresentanti potranno ora chiedere interrogatorio o in alternativa presentare memorie difensive, prima della richiesta di rinvio a giudizio. L’attività, svolta dal personale del Gruppo di Frattamaggiore, rappresentava il seguito di analoga indagine che nel 2022 condusse al sequestro di circa 903 milioni di euro, in relazione alla circolazione di crediti fittizi per lavori di ristrutturazione e di efficientamento energetico nonché a canoni di locazione previsti dal Decreto “rilancio”. 

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