Potrebbe sembrare un paradosso. Ma i primi a puntare il dito contro la movida violenta e a richiedere l'intervento delle forze dell'ordine, sono proprio i titolari di bar e ristoranti di via Roma, strada, dicono all'unisono, «da tempo terra di nessuno». La rissa di sabato sera è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. E così, in settimana, i soci dell'Acs, associazione commercianti per Salerno, si riuniranno per stilare un documento che sarà inviato a prefetto, sindaco e questore, nel quale si solleciterà l'istituzione di un presidio fisso interforze in piazza Largo Campo, così come accadeva in passato. «Siamo allo sbando denuncia Umberto Russo del King's Cross Praticamente anche noi operatori siamo ostaggio di bande di teppisti che non avranno neppure diciotto anni e che, dall'inizio della pandemia, si sono impossessati del centro storico e di tutta l'area dei locali. Sabato sera ho visto con i miei occhi una cinquantina di loro, armati di mazze, salire sulle macchine in sosta e avanzare minacciosi dal solarium di Santa Teresa verso l'area antistante il Mc Donald's, dove hanno continuato a picchiarsi e a litigare. Ho sentito un botto violento, e temendo si trattasse di un colpo di arma da fuoco ho avvisato la polizia. Poi ho saputo che invece erano armati di coltelli: non capisco cosa si aspetti, che muoia qualcuno? Siccome stanno girando sui social due video, mi auguro che adesso chi di dovere rintracci i responsabili e prenda i dovuti provvedimenti».
Chi lavora nel by night racconta di scene di devastazione che si consumano ormai da mesi, zona rossa compresa, senza che nessuno intervenga in maniera decisa: «Lasciano cumuli di immondizia, non rispettano le regole continua Russo e molti di loro sono gli stessi che hanno trasformato la festa per la Salernitana in un delirio.
«Già prima del Covid assistevamo a scene indegne per una città civile incalza Sessa Adesso, da quando è stato istituito il coprifuoco, la situazione è peggiorata. Non solo non lo rispettano, mettendo in difficoltà chi prova a rimettersi in piedi dopo questo lungo periodo di sacrifici, ma creano lo scompiglio e allontanano i clienti che invece potrebbero rappresentare per noi una boccata di ossigeno». I timori maggiori sono per l'arrivo dei turisti, in particolare stranieri, che Salerno si augura di poter accogliere di qui a un mese. «Che appeal potremmo mai avere in questo modo? - si chiede Umberto Russo Anziché girare per locali per verificare se siamo o meno attenti alle distanze, polizia e carabinieri scendessero in strada a punire chi si rende protagonista di questi atti di violenza».