«Ti sciolgo nell'acido»,
botte e minacce alla compagna

«Ti sciolgo nell'acido», botte e minacce alla compagna
di Nicola Sorrentino
Venerdì 6 Settembre 2019, 13:15
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CAVA DE' TIRRENI - «Ti sciolgo nell’acido e faccio sparire il corpo», così un uomo di 48 anni, di Cava de' Tirreni, minacciava la sua compagna, davanti al figlio di lei di soli nove anni. Ora rischia il processo per maltrattamenti aggravati. Stando alle indagini della procura di Nocera Inferiore, partite dopo la denuncia della vittima, l'uomo avrebbe più volte picchiato e minacciato la donna, mentre era sotto l'effetto di alcol. La denuncia racconta di una serie di episodi, partiti dal 2012 e con condotta perdurante, di cui è accusato ora l'imputato, destinatario di una richiesta di giudizio immediato. Gli elementi raccolti dalla procura sono ritenuti evidenti e schiaccianti, al punto da saltare il vaglio dell'udienza preliminare. All'uomo viene contestata l'aggravante di aver agito, in stato di alterazione psicofisica, alla presenza di un bimbo di nove anni, figlio della sua compagna. 

In una circostanza specifica, datata aprile scorso, la donna raccontò tutte le violenze subite fin dal 2012, soffermandosi su episodi specifici. La donna aveva anche ritirato una precedente querela, sempre per violenze subite, con la speranza che l'uomo tornasse in se, finendola con quei comportamenti. Una speranza vana, perchè quei maltrattamenti non finirono. Più volte, durante la settimana, la donna veniva picchiata senza alcun motivo. Nel fascicolo del pm ci sono anche le testimonianze di parenti e amici, a confermare gli atteggiamenti pericolosi dell'uomo. Quando più persone, insieme alla polizia, intervennero presso casa della coppia dopo l'ennesima lite, l'uomo non fermò le sue minacce. «Vi butto nell’acido muriatico - intimò a lei e al suo ex coniuge in un caso specifico, - state molto attenti perché so dove abitate». La procura ha raccolto a carico dell’attuale imputato un grave quadro indiziario, che lo accusa di una sequenza di fatti e circostanze consumate nei confronti della incolpevole compagna, a configurare contestazioni di maltrattamenti aggravati e continuati. La decisione in merito sarà vagliata dal gip del tribunale di Nocera Inferiore, chiamato a decidere sul caso dopo la conclusione delle indagini preliminari e l’istanza di richiesta di giudizio immediato avanzata dalla procura. 
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