Cambi di stagione da incubo, armadi pieni zeppi di vestiti da riordinare, scarpe ammassate, calzini spaiati. Tutto questo sarà solo un brutto ricordo: basta rivolgersi alla persona giusta. Un nuovo mestiere spopola ormai dal nord al sud dell'Italia ed ha conquistato anche vip ed influencer, da Paolo Stella alla modella Paola Turani: quello del closet organizer, letteralmente organizzatore di armadi. Basta una videochiamata o un appuntamento preso online per avere un servizio completo: un professionista arriva a casa e aiuta a sbarazzarsi di vestiti ormai fuori moda, o non più adatti alle proprie esigenze. Un'operazione che diventa anche quasi una terapia.
In Giappone, Marie Kondo, autrice del best seller Il magico potere del riordino, ha costruito un vero e proprio impero sul decluttering - cioè l'eliminazione del superfluo - e sul riassetto come percorso per migliorare la propria vita e alleggerire lo spirito. Adesso la passione per l'ordine e per l'organizzazione funzionale della casa è arrivata anche in Italia e spopola sui social, Instagram in primis.
La prima ad introdurre nel nostro Paese la professione di closet organizer è stata Giulia Torelli, classe 1987, originaria di Parma, ma che abita da tempo a Milano. «Dopo avere letto il libro di Marie Kondo mi sono resa conto che questo mestiere lo facevo già da anni per le mie amiche - racconta - le aiutavo a sistemare gli armadi e, soprattutto, a scartare i capi che non andavano più. Così ho aperto il mio sito, ho iniziato a realizzare dei video nei quali riassumevo i servizi». Fondamentale la passione per abiti e accessori: Giulia gestisce dal 2009 un blog di moda e lifestyle (rockandfiocc.com) che le ha dato una grande popolarità sui social. «Essere un'influencer è stato importantissimo per farmi conoscere dalle clienti, che molto spesso sono anche mie follower, oppure hanno comprato il mio libro (La nuova te inizia dall'armadio, ndr) - dice ancora Giulia - all'inizio lavoravo solo nel weekend perché ero anche assunta in un'azienda di moda. Poi ho deciso di mettermi in proprio». Succedeva cinque anni fa e da allora quella del closet organizing è diventata una moda sempre più seguita, che ha avuto un'impennata con lo scatenarsi della pandemia, quando le persone sono state costrette a trascorrere a casa intere giornate. «Nel periodo del lockdown c'è stata una svolta - prosegue Giulia - ho iniziato a fare anche consulenze in videochiamata e in questo modo sono riuscita a raggiungere anche persone che abitano lontano e che sarebbe stato impossibile incontrare di persona. Da gennaio a giugno ho riorganizzato 250 armadi». La parte più difficile per tutti quanti è scartare scarpe, borse e abiti, che se sono ancora in buono stato possono essere dati in beneficenza, oppure rivenduti.
Seguitissima sui social anche Erika Grazia Lombardo, nota su Instagram e sul web come Armadio di Grace, che ha esteso il servizio di organizing a tutti gli ambienti della casa e ha studiato un sistema adatto anche alle aziende e ai negozi. «Tutto è partito da un'esigenza personale - racconta Erika Grazia - In passato non ero ordinata, ci provavo, ma non trovavo il metodo adatto a me e alle mie esigenze.
Erika, autrice del libro La casa leggera, tiene anche dei corsi nei quali insegna il decluttering e un metodo semplice e in grado di durare nel tempo. «Avere molti oggetti è faticoso - spiega - perché questi ultimi richiedono tempo ed energia per tenerli puliti e organizzati e, ovviamente, sottraggono spazio».