I 130 anni del Mattino: vota la tua prima pagina preferita
Le prime pagine storiche del Mattino incontrano i lettori e li rendono partecipi di un contest. Oggi il Mattino ha regalato a tutti gli appassionati la prima pagina del 16 marzo 1892, con l’editoriale di Edoardo Scarfoglio che racconta la nascita del quotidiano e con il primo numero della celebre rubrica «Api, mosconi e vespe» di Matilde Serao. Per i successivi dieci mesi, ogni giorno 15, Il Mattino riproporrà in sovracopertina una prima pagina del passato. Saranno i lettori a scegliere le dieci prime pagine più belle e più importanti attraverso questo contest. Qui ci sono trenta copertine storiche selezionate tra centinaia dalla redazione: sarà possibile votarle per 30 giorni, fino al 14 aprile. Le dieci che otterranno più voti saranno ripubblicate, una al mese.
Il viaggio tra le pieghe della storia del Mattino è lungo ed emozionante. Si comincia con l’entrata in guerra dell’Italia contro l’Austria nel maggio del 1915 che segnò il primo conflitto mondiale. L’11 giugno 1940 vi fu invece la dichiarazione di guerra alla Francia e all’Inghilterra da parte di Mussolini in un’Italia già fascista e che avrebbe conosciuto nei successivi anni la disfatta della seconda guerra mondiale. Si arriva così ai risultati del Referendum costituzionale del ‘46 che decretarono la vittoria del fronte repubblicano.
Gli anni Cinquanta sono rappresentati dalla morte di Benedetto Croce, mentre i Sessanta si ricordano per l’Oscar a Sophia Loren per «La Ciociara» (1962), l’assassino del presidente americano Kennedy (1963), la morte di Totò nel ‘67 e lo sbarco dell’uomo sulla luna con data luglio 1969.
Gli anni Settanta a Napoli furono segnati dal dramma del colera a Napoli e termineranno con un’altra tragedia, il terremoto dell’Irpinia del 23 novembre 1890, cui Il Mattino dedicò la celeberrima prima pagina dal titolo «Fate presto», riprodotta persino da Andy Warhol. Ci pensò Maradona a risollevare sportivamente la città con la vittoria di due scudetti e di una coppa Uefa. Si arriva così pian piano ai giorni nostri, dal crollo delle torri gemelle l’11 settembre 2001 fino al dramma del Covid e del lockdown, passando per la morte di grandi napoletani come Pino Daniele e Luciano De Crescenzo.
I lettori decreteranno quali di queste storie che hanno segnato il nostro vissuto saranno riproposte nei prossimi mesi sul giornale, in un ideale dialogo tra ieri e oggi, con uno sguardo al domani.