«Riina ha diritto a una morte dignitosa»: è giusto scarcerare il boss?

Il «diritto a morire dignitosamente» va assicurato a ogni detenuto. Tanto più che fermo restando lo «spessore criminale» va verificato se Totò Riina possa ancora considerarsi pericoloso vista l'età avanzata e le gravi condizioni di salute. La Cassazione apre così al differimento della pena per il capo di Cosa Nostra, ormai ottantaseienne e con diverse gravi patologie. Sulla base di queste indicazioni, il tribunale di sorveglianza di Bologna dovrà decidere sulla richiesta del difensore del boss, finora sempre respinta.

È giusto o no scarcerarlo?

 
No, la sua carriera criminale non ammette sconti
90,8%
Sì, ogni detenuto ha diritto a morire dignitosamente
8,2%
Non so, non rispondo
1,1%



AVVERTENZA: le rilevazioni online de Il Mattino non hanno un valore statistico. Si tratta di rilevazioni aperte a tutti, non basate su un campione elaborato scientificamente. Hanno quindi l'unico scopo di permettere ai lettori di esprimere la propria opinione sui temi di attualità.
Torna all'elenco dei sondaggi

EDITORIALE

Xi-Macron,
la doppia lezione

di ​Romano Prodi

Quando di un vertice internazionale se ne parla di più prima che questo avvenga, di quanto non se ne parli dopo, significa che i frutti dell’incontro non sono stati abbondanti. È quanto è avvenuto nel colloquio fra il Presidente francese Macron e il Presidente cinese Xi Jinping. Molte espressioni di amicizia, tanti ricordi di storia passatama, nella sostanza, pochi passi in avanti anche sotto l’aspetto puramente...

... continua

E TU CHE VINO SEI?