Accenture, tutti i segreti

dell'intelligenza artificiale

Accenture, tutti i segreti dell'intelligenza artificiale
di Valerio Iuliano
Martedì 24 Maggio 2022, 08:00
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Qualcuno sa dirci che cosa sia l'intelligenza artificiale? La domanda di Daniela De Roma, senior manager di Accenture, non coglie impreparati gli studenti dell'I.T.I. Galileo Ferraris. Le definizioni si sprecano. E ciascuna delle risposte contiene senza dubbio uno spicchio di verità. La visita presso la sede di Accenture al Centro Direzionale di Napoli, per l'appuntamento conclusivo di Studiare l'impresa, l'impresa di studiare, è un'altra occasione per gli studenti di conoscere i meccanismi attraverso i quali un'azienda leader del settore riesce a supportare i propri clienti «nel trovare sempre soluzioni dirompenti per accelerare la trasformazione dei diversi business nell'era post-digitale», come spiega la manager. Insieme con lei, un team di professionisti illustra agli studenti una serie di soluzioni tecnologiche innovative, molto spesso ideate proprio nella sede di Napoli, che, oltre a fungere da incubatore di idee, ha il compito di implementarle per i clienti.

L'interesse degli studenti viene catturato dall'intelligenza artificiale, che viene sviscerata nei suoi molteplici aspetti e nei risvolti tangibili che già da qualche tempo ha sul mondo e sul nostro modo di vivere e lavorare. Si va dall'applicazione nel settore del marketing, grazie alla capacità degli algoritmi di rilevare informazioni utili a orientare le proposte commerciali delle aziende all'interno di conversazioni, ricerche sul web, comunicazioni, fino alla creazione di nuovi brani musicali, sulla base dei gusti e degli artisti preferiti da ognuno. «L'intelligenza artificiale è nella vita di tutti i giorni anche se magari ancora non ce ne rendiamo pienamente conto», spiegano i manager. Altre opportunità di applicazione dell'intelligenza artificiale sono nate durante la pandemia, quando le nuove tecnologie sono state utilizzate per limitare o prevenire i pericoli derivanti dal mancato rispetto della distanza di sicurezza o dal mancato uso dei dispositivi di protezione individuale. «C'è un algoritmo creato all'interno del nostro laboratorio e sperimentato due anni fa - continuano i manager di Accenture - che è in grado di stabilire se due persone si trovino effettivamente al di là della soglia minima di sicurezza. Mentre un altro ci segnala se le persone che stanno all'interno di una stanza indossano la mascherina».

L'incontro prosegue con l'intervento di un altro gruppo di giovani professionisti che descrivono le varie fasi della lavorazione di un progetto, dall'individuazione del fabbisogno del cliente sino all'implementazione e rilascio della soluzione. La visita è l'occasione per gli studenti di continuare il percorso di approfondimento delle varie professioni esistenti all'interno di Accenture, iniziato già nei precedenti incontri, e di comprendere, in particolare, in che modo un'azienda strutturata interpreti una delle professioni a cui la scuola li avvia, ovvero quella del software engineer, evoluzione della figura del programmatore. Si parla, quindi, di metodologia, di automazione, di strumenti a supporto del lavoro, che rappresentano la vera differenza tra una modalità di lavoro artigianale e un approccio industrializzato.

La visita presso gli uffici Accenture si chiude con la presentazione di un team che è molto vicino, per ragioni anagrafiche, agli studenti del Ferraris. Si tratta un gruppo di giovani professionisti, entrati in azienda da non più di due anni, che testimoniano come, tramite la partecipazione a un'iniziativa denominata New Joiners Program, l'azienda li abbia fatti sentire parte di un'unica organizzazione, in special modo durante la pandemia. Il team, composto da nuove risorse provenienti da differenti ambiti di Accenture, ha presentato agli studenti la soluzione pensata per risolvere una challenge lanciata dall'azienda sul tema della sostenibilità. Gli allievi del Galileo Ferraris hanno partecipato con grande entusiasmo all'iniziativa. In fondo si tratta di realtà che stanno già sperimentando. Il prossimo passaggio è già noto agli esperti. «L'evoluzione ulteriore delle tecnologie, che avverrà nel prossimo decennio, aprirà nuovi scenari». 

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