Guns N’ Roses al Circo Massimo: benvenuti nella giungla di ricordi e adrenalina con la squadra del mito

I Guns N’ Roses, quelli di Axl e Slash, che dopo la reunion del 2016 al Coachella Festival, l'8 luglio si sono dati in pasto a fan famelici, nell’arena del Circo Massimo a Roma, per l’unica data italiana del nuovo tour mondiale. Tra gli ospiti il sindaco Gualtieri e Thomas dei Maneskin

Guns N’ Roses al Circo Massimo: benvenuti nella giungla di ricordi e adrenalina con la squadra del mito
Simona Antonuccidi Simona Antonucci
Domenica 9 Luglio 2023, 15:44 - Ultimo agg. 16:06
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I nomi gridati come allo stadio, perché entra la “squadra” del mito. Axl Rose voce e piano. Boato. Duff McKagan al basso (ohhh). Slash chitarra solista (e la terra trema), Dizzy Reed alle tastiere, Richard Fortus chitarra ritmica, Frank Ferrer batteria e Melissa Reese tastiera. I Guns N’ Roses, quelli di Axl e Slash, che dopo la reunion del 2016 al Coachella Festival, ieri sera si sono dati in pasto a fan famelici, nell’arena del Circo Massimo a Roma, per l’unica imperdibile data italiana del nuovo tour mondiale. Subito dopo i Pretenders (special guest dell’evento), da un palco “borchiato”, sgualciti, irresistibili, hanno sigillato con il metallo un nuovo capitolo adrenalinico (e commerciale) della storia del rock. Passand da inni come Sweet Child of Mine a ballad immortali come November Rain. Con un’appendice di cronaca, un omaggio all’Ucraina, issando una bandiera, due brani dedicati a Berlusconi: Pretty Tied Up «per i party Bunga Bunga» e Knockin' on Heaven's Door di Dylan. E una battuta istrionica su Roma, l'antico e i gladiatori di Axl Rose con l'elmo di Russell Crowe: «Non siete qui per questo?». 

LE STORIE

Ai posteri arriveranno migliaia di Instagram stories (46 mila i biglietti venduti, tra il pubblico anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e Thomas Raggi dei Maneskin), a registrare suoni ruvidi, corrosivi, di un rock “hard” nella sua espressione più alta, impastati di emozioni e sudore.

Ed è divertente ricordare che il 2 luglio 1991, durante un concerto a Maryland Heights, Axl Rose saltò tra il pubblico per sottrarre la videocamera a uno spettatore che secondo lui li stava riprendendo illegalmente. I tempi cambiano, la leggenda, da 100 milioni di dischi in tutto il globo e 24 milioni di ascoltatori mensili su Spotify, resta (nonostante l’età). E ieri sera ha preso forma nelle immagini, sui mega schermi con le loro borchie, tatuaggi e cappelli, e nei suoni di oltre venticinque canzoni, con tre ore di live mitragliato sul pubblico in pieno delirio da revival, con il solo di Slash che valeva la serata. Una maratona tra i grandi classici, da Appetite e i due Use Your Illusion, alcune cover (Slither dei Velvet Revolver, Knockin’ on Heaven’s Door di Bob Dylan, Live and Let Die dei Wings, T.V. Eye dei The Stooges e Down on the Farm dei U.K. Subs), le “nuove” Absurd, Hard School e qualche estratto da Chinese Democracy.

GLI ECCESSI

Storie di vita al limite, eccessi, droga, sfiorando amore e sentimenti solo quando strettamente necessario. Ma di passione, nella lunga notte romana, ieri grondavano il palco, dove i magnifici sei si sono dati fino all’ultimo respiro, e il prato, una discoteca anni Novanta sotto le stelle. Welcome to the Jungle. E nella loro giungla di suoni al massimo, dove «Impari a vivere come un animale», ieri ci sono entrati tutti, a caccia di ricordi viaggiando sul Nightrain, («Ho bevuto la benzina e, tesoro, puoi far ronzare il mio motore»), verso il Paradiso perduto di Paradise City.

LA HELLHOUSE

Loro non hanno cominciato in una cameretta, come i divi del pop che oggi fanno sold out negli stadi, ma in uno stanzone nei bassi di Los Angeles ribattezzato “Hellhouse” (un nome sinistro per una casa, appunto, infernale). E l’album di esordio, di cui vendettero oltre 30 milioni di copie, si chiamava Appetite for Destruction, sancendo una certa propensione alla rottura: la macabra copertina fu censurata e così nacque la celebre croce con i teschi dei componenti della band.

LA REUNION

Ma sgretolando la formazione (che prima della reunion perse alcuni dei membri identitari) o minando l’immagine (Axl Rose, contro il parere degli altri, inserì nel cd The Spaghetti Incident? il brano Look at Your Game, Girl, cover di una canzone di Charles Manson, il mandante dell’omicidio di Sharon Tate), hanno costruito il rock, attraversando mezzo secolo (Axl ha compiuto 61 anni a febbraio) ed entrando nell’immaginario di un pubblico senza età. Come il figlio di Mick Jagger che nel recente live londinese ha ballato i loro brani, facendo il verso a papà. E come è successo ieri sera, quando tanti ragazzi hanno visto mamme e papà scuotere anche e chiome in preda a Bad Obsession. 

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