Questa volta non vale il gioco di Moretti: di sicuro si noterà di più chi alla Prima della Scala domani verrà e si farà vedere. A partire dai nomi più delle maggiori cariche istituzionali. In primis, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, di ritorno nel Palco reale dopo che l’anno scorso la platea lo accolse invocando un bis a gran voce (e tempo due mesi fu accontentata). Con lui, si vedrà il presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Ma anche la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Tanti vertici della politica non si vedevano tutte insieme a una Prima della Scala da tempo immemorabile. E a questi vanno aggiunti molti altri, come il presidente del Senato Ignazio La Russa e ovviamente il sindaco di Milano Giuseppe Sala. Ma non di soli politici vive un vero Sant’Ambrogio scaligero.
Prima della Scala, chi ci sarà?
In occasione del Boris Godunov, sono attesi esponenti di tanti mondi. Quello del cinema, con il regista Leone d’argento Luca Guadagnino e con gli attori Stefano Accorsi, Fabrizio Gifuni e Sonia Bergamasco. Quello del ballo, anche perché nell’opera diretta dal maestro Chailly il corpo di ballo diretto da Alberto Malazzi ha una grande parte. Quindi, nel foyer della Scala si troveranno i Primi ballerini del Teatro: Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko, Martina Arduino e Marco Agostino, e Alice Mariani, prima ballerina da pochi mesi, oltre all’étoile Roberto Bolle che le prime non le manca mai e a Beppe Menegatti, che solitamente interveniva accanto alla moglie Carla Fracci.
Dalla politica alla musica
Sul fronte letterario sono attesi lo scrittore Alessandro Baricco, gli slavisti Fausto Malcovati e Cesare De Michelis, l’editore Luca Formenton (il Saggiatore), il Ceo di Adelphi Roberto Colaianni, Su quello artistico: il Sovrintendete della Pinacoteca di Brera James Bradburne, gli architetti Stefano Boeri, presidente della Triennale, Mario Botta e Italo Rota.
Il mondo del teatro partecipa con il direttore del Piccolo Claudio Longhi e la regista e direttrice del Franco Parenti Andrée Ruth Shammah, oltre che con la scenografa Margherita Palli.