Assomiglia un po' a un Ultimo più rilassato, ma si atteggia a piccolo Prince e vorrebbe essere un piccolo John Mayer de noantri Luigi (Strangis, tra parentesi perché qui è terra di scognomati), ventenne di Lamezia Terme, vincitore (annunciato) dell'edizione 2022 di «Amici», conclusasi l'altra sera su Canale 5 davanti a 4.327.000 telespettatori, pari al 28.6% di share. Alle sue spalle Michele (Esposito) di Teverola (Caserta), che porta a casa il premio sul fronte della danza: la sua tecnica più che promettente dovrebbe permettergli di sbocciare molto presto.
Cantante, autore, ma soprattutto chitarrista, Luigi ha convinto le ragazzine con i suoi inediti («Tienimi stanotte», «Tondo», «Muro») e gli altri con le sue cover (dai Beatles ai Rolling Stones, dall'Antoine di «Pietre» a Chris Isaak di «Baby did a bad bad thing», da «Rumore» della Carrà a «Kobra» della Rettore), che nel tempio della canzonetta da talent show suonano strani, risollevano l'umore.
Quale sia il suo progetto bisogna ancora capirlo, ibrido in stile Achille Lauro, rock ma non troppo, con singoli disinvoltamente in stile mainstream giovanil-giovanilista: «Per me è importante metterci comunque del mio, far sentire la mia chitarra, cercare di avvicinare il pubblico ai miei suoni». Intanto, in «Tondo», scritto da Enrico Nigiotti, dà voce ai suoi coetanei bullizzati. «Mi chiamavano, mi sfottevano, continuavano, senza mai colpirmi abbastanza. Il mio nome era soldato ciccio-bomba», canta, e poi spiega: «La mia filosofia di vita è non fermarsi, non farsi bloccare dalle cattiverie altrui. Ho conosciuto altri tipi di prevaricazione, di malignità, e ho imparato in tempo a reagire, a ignorare i leoni da tastiera: io sono diabetico, porto sempre con me un microinfusore per l'insulina. Anche questo era motivo per ridicolizzarmi».