«Agnano, un grande polo
per l'ippica e il turismo»

«Agnano, un grande polo per l'ippica e il turismo»
di Francesco De Luca
Venerdì 23 Ottobre 2020, 00:00
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«Tutti insieme abbiamo buttato il cuore oltre l'ostacolo per realizzare il più grande evento nella storia del trotto: questo Lotteria è come una finale mondiale», dice con orgoglio Pier Luigi D'Angelo, presidente della Ippodromi Partenopei, la società che gestisce Agnano e organizza questa straordinaria edizione (biglietti disponibili on line qui sul circuito etes).

Perché è come una finale mondiale?
«Non avremo il conforto del grande pubblico a causa delle restrizioni per il Covid-19, altrimenti vi sarebbero stati almeno 20mila spettatori sugli spalti. Arriva ad Agnano il top del trotto, cavalli reduci dagli eventi più importanti d'Europa e degli Stati Uniti. E tutti legati alla nostra città perché napoletani sono i loro proprietari: un grande motivo di soddisfazione per tutti noi che crediamo in questo progetto e per la mia famiglia che da cinquant'anni vive nel mondo dell'ippica internazionale. Prima c'era solo un fuoriclasse, Varenne. Ora ce ne sono cinque, tutti di proprietà di imprenditori napoletani, arrivati ai livelli più alti del trotto: è come se nel calcio ci fossero cinque Messi nati a Napoli. Ecco perché è una giornata storica che si potrà vivere attraverso la diretta televisiva. E mi piacerebbe se al nostro fianco ci fosse domenica nuovamente Paola De Crescenzo, la figlia di Luciano, il grande scrittore che era legato ad Agnano perché uno dei suoi primi lavori è stato quello di handicapper all'ippodromo: stabiliva i pesi che avrebbero dovuto portare i cavalli del galoppo».

In testa a questi fenomeni del trotto c'è Face Time Bourbon, il vincitore dell'Amerique di proprietà di Antonio Somma: è anche il suo favorito?
«Per me hanno già vinto tutti partecipando alla corsa del secolo. Comunque vada sarà un successo perché siamo riusciti a realizzare il massimo grazie a tre elementi: passione, tenacia e capacità. Siamo orgogliosi di quanto riusciremo ad offrire alla città perché dietro a questo Lotteria ci sono anni di lavoro di proprietari, allenatori e guidatori. Somma, nostro socio quando cominciò questa avventura, ha voluto che venisse qui il più forte cavallo al mondo e preziosa è stata la collaborazione di Michele Giugliano, un grande imprenditore della ristorazione intervenuto affinché Face Time Bourbon potesse viaggiare in aereo. E avremo al nostro fianco anche il professore Andrea Ballabio e il Tigem, a cui sarà destinata una raccolta fondi.

Scriveremo una bella pagina per Napoli».

Dal lockdown alla lenta ripresa: come sta oggi il mondo dell'ippica?
«I cavalli avevano bisogno di allenamenti quotidiani ed è stato fatto tutto in assoluta sicurezza durante il lockdown, questo ci ha consentito di tornare alle corse. Il nostro non è uno sport di contatto come il calcio, dove abbiamo assistito a situazioni imbarazzanti, come gli abbracci tra i giocatori o la sfida di Ibrahimovic al Covid-19. Per la Campania è una fase positiva, con i proprietari che stanno ottenendo risultati importanti a livello mondiale. È uno sviluppo che dobbiamo incrementare».

Come vede il futuro di Agnano?
«Io sono stato sempre ottimista, fin dal 2013, quando abbiamo riaperto l'ippodromo dopo il fallimento. Questo è un grande patrimonio della città, così come lo concepì Raffaele Ruggiero nella conca di Agnano, altro che il muro di cemento di uno stadio. Quando partimmo, al fianco della mia famiglia c'era anche Vito Grassi, l'attuale vicepresidente di Confindustria, con cui da ragazzo iniziai a condividere la passione per l'ippica. Agnano ha certamente bisogno di un restyling e su questo ci stiamo confrontando con il Comune in maniera franca, talvolta aspra. Certo, servono milioni ma bisogna intervenire. Da un punto di vista sportivo, Agnano per l'ippica è come Wimbledon per il tennis, ma con la struttura del Colosseo... Con un grande progetto si può fare uno scatto».

Qual è il progetto?
«La mia idea è creare un unico polo ad Agnano tra ippodromo e Terme, considerando che le Terme sono fruibili tutti i giorni e che all'ippodromo vengono in media organizzate 140 corse all'anno. Queste strutture potrebbero interagire, sviluppando progetti di wellness e gaming e dando ai fruitori di Agnano la possibilità di fare tutti i giochi legali. Questo polo diventerebbe un'altra grande attrattiva turistica a Napoli perché sicura, distanziata dal centro cittadino. Abbiamo bisogno del supporto della politica, che deve comprendere che qui si può fare ciò che non è realizzabile a Bagnoli perché questa area non va bonificata. Parlo da cittadino, non solo da presidente della Ippodromi Partenopei, convinto che sarebbe un'occasione importante per la città perché l'ippica muove miliardi nel mondo e Agnano attirerebbe a quel punto non soltanto per l'aspetto sportivo».

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