Forse siamo alla fine di una vicenda che va avanti da anni. La procura di Bolzano chiede l'archiviazione del procedimento penale per Alex Schwazer. La notizia è stata confermata dal procuratore Giancarlo Bramante. L'ex marciatore è coinvolto in una inchiesta per doping per un contestato esame, effettuato il primo gennaio del 2016 nella sua abitazione in Alto Adige.
Archiviazone per non aver commessso il fatto
«Archivazione per non aver commesso il fatto».
«Eravamo sempre convinti che sarebbe finita così. Una sorpresa casomai sarebbe stata la richiesta di rinvio a giudizio». Il legale di Alex Schwazer, l'avv. Gerhard Brandstaetter. «Attendiamo ora i prossimi passi e un'eventuale opposizione alla richiesta di archiviazione. Poi intraprenderemo faremo di tutto per tutelare l'integrità di Alex, sia in sede di giustizia ordinaria che sportiva».
Il giudice: pm indaghi su frode prevette
«Falso ideologico, frode processuale e diffamazione»: sono questi i reati che il gip del Tribunale di Bolzano, Walter Pelino, ipotizza nei confronti di chi avrebbe manipolato le provette di Alex Schwazer, nella sentenza sul processo doping nella quale la posizione del marciatore è archiviata per «non aver commesso il fatto».
Il giudice, che parla di «autoreferenzialità» della federazione mondiale di atletica (Iaaf) e dell'agenzia mondiale antidoping (Wada), di manipolazione delle provette, di macchina del fango, rimette gli atti al pm invitandolo a indagare su quei reati.
La sentenza che assolve Alex Schwazer dall’accusa di doping, per non aver commesso il fatto, mette in luce una vicenda paradossale.
Chi potrà mai risarcire questo grande campione dell’enorme danno subito?
Senza parole.— Patrizia Prestipino (@patriziaprestip) February 18, 2021