Serena Maddaloni, continua la vincente
saga familiare sul tatami

Serena Maddaloni
Serena Maddaloni
di Diego Scarpitti
Mercoledì 9 Marzo 2022, 20:28
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La saga familiare continua. Sulla materassina trionfa la più piccola di casa Maddaloni. Cognome importante quello di Serena, vincitrice per la prima volta del campionato italiano cadetti nella categoria 63 kg. Al PalaPellicone di Ostia l’atleta della Star Judo Club si è messa alle spalle Giorgia Sibilla (Akiyama Settimo), Alisia Tombolini (Fitness Club Nuova Florida) e Chiara Castiello (Accademia Lamezia).

 

«E’ stata una bella esperienza, soprattutto perché è la mia prima medaglia d’oro del 2022, dopo due argenti (Bucarest e campionati italiani rispettivamente a luglio e ottobre 2021) e il recente bronzo all’European Cup di Lignano Sabbiadoro tre settimane fa», racconta entusiasta la figlia d’arte. «L’oro è il risultato che mi ripaga di tutti i sacrifici compiuti, per far in modo che la medaglia fosse di un colore molto bello e soddisfacente», tiene a precisare orgogliosa Serena.

Cinque incontri disputati sul tatami. Il primo con Anna Coradazzi (Judo Kuroki), battuta per ippon. Poi è il turno di Martina Freschini (Akiyama), superata con due wazari. Tre shido per mettere ko Sofia Manca (La Palestra). In semifinale bastano due wazari con Alessia Amendola (Kodokan Lucania Brienza) e un ippon di leva a terra per archiviare la finale con Giorgia Sibilla (Akiyama).

«Tutto questo ovviamente non sarebbe stato possibile senza il mio maestro, nonchè mio padre Gianni Maddaloni, che ogni giorno mi aiuta a fare sempre meglio di quello precedente. Grazie a tutti i miei fratelli, che quotidianamente mi danno un po’ della loro esperienza», osserva Serena. «La dedica va sicuramente ai miei genitori, che fanno tanti sacrifici per me, in modo che io migliori costantemente. Dedico, altresì, questa vittoria a chi non crede in me o a chi dice che ogni gara che vinco sia solo questione di fortuna», asserisce Maddaloni junior.

E poi fa un certo effetto trionfare sotto gli occhi di Giulia Quintavalle, la prima donna italiana a vincere la medaglia d'oro nella storia dei Giochi Olimpici (Pechino 2008), allenata da quel Felice Mariani (il primo italiano a conquistare una medaglia olimpica nel judo: bronzo a Montréal 1976), già allenatore di Pino Maddaloni, oro a Sydney 2000, nato proprio nell’anno in cui il suo mentore trionfò in Canada.

«Prossima gara a Teplice, in Repubblica Ceca: si tratta di un European Cup, una delle tappe continentali per qualificarsi agli Europei e ai Mondiali», annuncia Serena Maddaloni. «L’obiettivo di quest’anno è vincere il più possibile ma soprattutto mi piacerebbe vincere il Mondiale, perché è una competizione che quasi nessuno dei mi fratelli ha vinto. Inizio previsto il 28 agosto a Sarajevo». Le idee sul da farsi sono chiare. «Voglio augurarmi un futuro senza paura, di essere forte e di avere sempre gli occhi della tigre», conclude convinta Serena Maddaloni, che sa dove attingere la forza e quali modelli seguire.

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