Sarri alla Juve, Jorginho in regalo
ma scoppia il rebus Higuain

Sarri alla Juve, Jorginho in regalo ma scoppia il rebus Higuain
di Bruno Majorano
Sabato 15 Giugno 2019, 08:52
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Il giorno della firma di Maurizio Sarri come nuovo allenatore della Juventus non è ancora arrivato, ma è solo questione di tempo. Poco tempo. Perché gli ultimi scogli - distanza tra Chelsea e Juve per la buonuscita - sono stati limati. Merito del lavoro del ds Fabio Paratici che mercoledì a Londra ha trovato l'accordo con Marina Granovskaia, la donna di fiducia di Roman Abramovich nel Chelsea. Nei giorni scorsi se ne sono dette di ogni tipo, ma il vero problema, quello che ha rallentato l'intera operazione, era sempre legato alle cifre di indennizzo che gli inglesi chiedevano per lasciare libero Sarri. Sì, perché l'ex allenatore del Napoli non ha mai avuto il minimo dubbio: ha sempre voluto fortemente la Juventus e non ha esitato un solo istante dopo i primi approcci da parte di Paratici. Un'idea chiarissima, quella dei bianconeri: puntare su un allenatore dalla mentalità completamente nuova e opposta rispetto ad Allegri. A spostare l'ago della bilancia e convincere Abramovich a cedere, l'inserimento di una serie di bonus facilmente raggiungibili da Sarri in bianconero. Una formula quanto mai attuale che viene utilizzata praticamente in ogni grande operazione di calciomercato che prevede il trasferimento dei top player da una squadra all'altra. E siccome anche Sarri è considerato un top (quest'anno ha centrato il suo primo titolo, conquistando l'Europa League vincendo la finale-derby contro l'Arsenal), l'operazione è stata condotta allo stesso modo.

 

ANNUNCIO RIMANDATO
Sembrava tutto pronto per annunciare Sarri nella giornata di ieri, ma mancando ancora gli ultimi dettagli, la firma è slittata ancora. Uno stop solo di natura tecnica, che non deve assolutamente preoccupare. Anzi, non preoccupa nemmeno un po' le parti che ieri hanno giocato su più tavoli. A Londra il legale di Sarri ha passato più di due ore a discutere con il club inglese circa i dettagli relativi alla risoluzione contrattuale del suo assistito. Si è parlato soprattutto di alcune pendenze finali come lo stipendio di giugno. L'altra partita, poi, si giocava a Milano dove l'agente dell'allenatore italiano, Fali Ramadani, era con il ds della Juventus Fabio Paratici per sistemare gli ultimi dettagli del contratto che Sarri firmerà in bianconero.
L'ACCORDO
Alla fine si tratterà di un triennale da 7 milioni a stagione con opzione per il 2022. Nello staff bianconero Sarri ritroverà Giovanni Martusciello, suo strettissimo collaboratore che ha appena rescisso il contratto con l'Inter, mentre si trasferiranno da Londra insieme a lui Nenci, Gotti e Ianni. Non farà parte della spedizione bianconera Gianfranco Zola (che al Chelsea è stato il vice di Sarri).
IL PROGETTO
Dopo l'annuncio, che è atteso a stretto giro, si inizierà a parlare del progetto futuro. Un progetto che difficilmente si discosterà dal modulo che Sarri ha varato a Napoli, il 4-3-3 con due esterni rapidi e capaci di saltare l'uomo, una punta che catalizzerà il gioco offensivo e un regista che avrà il compito di far girare la squadra. Zero dubbi su chi possa essere l'attaccante deputato al ruolo di punta centrale nel tridente. Cristiano Ronaldo è l'uomo ideale per mettersi lì, ricevere una mole incredibile di palloni, e trasformarli il più rapidamente possibile in gol. Una sorta di evoluzione logica per il portoghese che negli anni ha lasciato via via sempre più la fascia per accentrarsi, entrare nel vivo della manovra offensiva, e sopratutto diventare un implacabile killer sotto porta. D'altra parte l'unico che attualmente ha i numeri per poter fare il centravanti nella Juventus è Mandzukic, che pure ha dimostrato di poter fare anche l'esterno, cosa più che utile nella mentalità di Sarri che gradisce avere sempre una delle due ali più dedite al sacrificio.
IL CASO
A proposito di prime punte. Gonzalo Higuain, che ha vinto l'Europa League con Sarri al Chelsea senza aver giocato nemmeno un minuto in finale, tornerà alla Juventus dal prestito, ma il suo destino è ancora in bilico. In tal senso, per stemperare le polemiche, suo fratello Nicola ha detto la sua. «Io e Gonzalo abbiamo deciso che se tornerà a giocare in Italia, lo faremo solo alla Juventus. Per un ritorno al River Plate è ancora presto. Ha 31 anni e sono sicuro che le vacanze lo ricaricheranno in modo da poter essere all'altezza della Juventus. Può ancora fare la differenza», giusto così per mettere un po' di benzina sul fuoco.
IL MERCATO
Per quel che riguarda le scelte di mercato, l'arrivo di Sarri apre a diverse soluzioni: Hysaj è sicuramente uno dei terzini che più piace all'allenatore toscano e il Napoli ha già fatto capire che se ne priverebbe senza troppi problemi. Sulle tracce dell'albanese c'è anche l'Atletico Madrid, ma il giocatore ha espresso la sua preferenza assoluta per Sarri e per una sua eventuale chiamata in bianconero. A proposito di ritorni, anche Jorginho (vincitore dell'Europa League col Chelsea, lui sì da protagonista) ha lasciato aperta una porta alla Juventus. Da quando ha conosciuto Sarri a Napoli - dove all'inizio faceva la riserva di Valdifiori - la sua carriera ha spiccato il volo: prima la Nazionale (da oriundo) e poi il Chelsea. La Juve potrebbe essere l'ennesimo step da compiere sotto la guida del suo mentore. Tutti scenari che potranno essere presi in considerazione solo dopo la firma di Maurizio Sarri con la Juventus. Atto formale che si attende a strettissimo giro, quando cioè il Chelsea (che sostituirà Sarri con Lampard) lascerà libero il suo allenatore di firmare con la Juventus e iniziare la sua nuova avventura italiana.
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