Avellino, scoppia il caso D'Angelo:
la dirigenza sotto accusa

Avellino, scoppia il caso D'Angelo: la dirigenza sotto accusa
di Titti Festa
Venerdì 28 Gennaio 2022, 08:44 - Ultimo agg. 29 Gennaio, 19:20
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Oramai i saluti non si fanno più di persona e neanche con una telefonata. Ora i saluti sono affidati ai social: instagram su tutti. Sonny D'Angelo si allinea e così dice addio all'Avellino dopo un anno e mezzo con un post di ringraziamento. Nella foto è ritratto con la mano destra sulle labbra, in corsa dopo un gol e la didascalia è accompagnata da parole che risultano sincere. Un anno e mezzo fa con amore è iniziata questa mia, nostra avventura, oggi termina si legge nel post- e con lo stesso amore saluto tutti! Ringrazio tutti per l' affetto, per le belle cose fatte, per le soddisfazioni prese e per ogni minuto sudato in quel campo. Ringrazio di cuore i miei compagni, fratelli. Ringrazio il Mister. Ringrazio la grande famiglia e proprietà D'Agostino! Buona fortuna ed un bacio a tutto il popolo avellinese. Grazie di tutto. Ad un attento osservatore non può scappare che sono citati davvero tutti tranne il diesse Salvatore Di Somma, segno che i rapporti si erano usurati oramai da tempo. Ma le verità sono note solo a chi è all'interno dello spogliatoio. Il post di saluto di Luigi Silvestri, amico da oltre venti anni di D'Angelo, è chiaro e non nasconde una certa polemica. Si stanno dicendo tante cose, troppe chiacchiere, troppe cose brutte che non devono toccarti, perché sei stato - scrive il difensore su Instagram - uomo prima e poi calciatore e ogni volta che sei stato chiamato in causa hai fatto vedere di cosa fossi capace! La verità di tutta questa vicenda la sappiamo noi, la gente purtroppo non sa e si sofferma sulla scelta presa. Ci sta che la gente sia delusa, ma il tutto sarebbe dovuto andare diversamente. Nella sua storia di saluto invece Riccardo Maniero si lascia andare ad un ti voglio bene mentre Tito gli augura un caloroso in bocca al lupo, come Simone Ciancio che lo chiama affettuosamente cucciolotto di panda.

Sui social anche i tifosi sono attivissimi: si dividono tra chi giudica la partenza di D'Angelo giusta e chi invece punta il dito sulla dirigenza, incapace di gestire nel modo giusto una patata diventata bollente perché non raffreddata a giugno, quando firmare il rinnovo o stabilire l'addio era la cosa più semplice e giusta. Giovanni Ventre è polemico. Sono molto deluso e soprattutto non riesco proprio a comprendere quali siano le mosse della società. D'Agostino fa grandi proclami, dice di voler arrivare primo ma poi non è capace di rinnovare i giocatori nel tempo giusto. Non a caso D'Angelo è arrivato a scadenza ed abbiamo perso uno dei migliori. Il messaggio di Silvestri solleva altri interrogativi. Cosa voleva dire continua Ventre- che la società aveva programmato l'addio del centrocampista? Non riesco a capire. Si è creata questa triade D'Agostino Braglia- Di Somma che viaggia su un treno con una direzione nota solo a loro. Io non credo più a nulla. Katia Altavilla non ha dubbi. Se la matematica non è una opinione sottolinea sono andati via quattro giocatori: Sbraga, D'Angelo, Gagliano e Messina, ma è arrivato solo Murano. Per ora ci siamo indeboliti e per questo spero che nei prossimi giorni, prima della fine del mercato, la società intervenga in modo deciso. Franco Petrozziello è critico anche se continua a credere nel primo posto.

Per me quella di D'Angelo non è una grande perdita. Non nutro nessun rimpianto ora e non credo ne avrò in futuro. Anche perché non giudico nessun calciatore della rosa attuale un grande campione, uno di quelli di cui ci ricorderemo e che farà strada, a differenza dei vari Izzo o Zappacosta delle stagioni passate. Per ora più che plusvalenze abbiamo fatto minusvalenze, considerato che siamo anche costretti a incentivi all'esodo, vedi Sbraga. Però i conti si fanno alla fine. Questi sono giudizi dettati dal momento: al termine della stagione capiremo dove è arrivata questa squadra e se le scelte erano giuste o sbagliate. Per me bisogna lottare fino all'ultimo minuto dell'ultima giornata perché il primo posto è ancora possibile. Marco Evangelista non vede nulla di positivo. Da quando seguo l'Avellino non ho mai visto niente del genere: è stato preso Murano e basta.

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