Avellino, contro il Catania occasione da non sprecare

Pazienza pronto a rispolverare il modulo 3-5-2

Avellino, contro il Catania occasione da non sprecare
Avellino, contro il Catania occasione da non sprecare
di Titti Festa
Mercoledì 6 Marzo 2024, 10:17
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Era il 29 ottobre ma sembra passato chissà quanto tempo: quella sera centinaia di persone, nonostante l'umido e il freddo, scesero per strada. Si diedero appuntamento allo stadio Partenio Lombardi per festeggiare l'Avellino di ritorno da Catania con cori e fumogeni. Un successo storico che mancava da 75 anni, il quinto consecutivo in quella fase piena di luce, speranze ed entusiasmo per la squadra di Pazienza.

A distanza di cinque mesi è tutto cambiato: la rabbia ha preso il posto dell'euforia, le aspettative sono state deluse, il primo posto andato in fumo, ora è lontano 11 punti, lo stadio di Via Zoccolari è diventato un luogo da incubo, 5 le vittorie complessive, con la squadra di Pazienza chiamata a ritrovarsi visto che la classifica si fa sempre più complicata e pericolosa.

«Sappiamo che la proprietà, i nostri tifosi sono delusi e siamo consapevoli che dobbiamo e possiamo fare di più, ora non resta che pensare ad una partita alla volta»: Michele Pazienza è stato forse un po' banale dopo Cerignola ma consapevole che tutto comincia a ballare. Il secondo posto certo, ma anche la sua panchina e le certezze future. Oggi alle 18,30 l'Avellino incrocia di nuovo il Catania e sa che non servono parole ma solo fatti. Non ci sarà Cancellotti squalificato e Patierno che sta cercando di essere pronto per la trasferta di Francavilla, senza dimenticare Varela. Qualche dubbio nella testa di Pazienza c'è, di uomini e di moduli perché nei tre giorni a disposizione ha provato sia il 4-3-3 che il 3-5-2. Il ritorno all'antico potrebbe avere qualche possibilità in più perché l'assenza di Cancellotti spinge Ricciardi nella lista dei titolari.
L'ex Legnano non brilla certo nel ruolo di terzino destro mentre è sempre stato decisivo in quello di esterno nel 3-5-2 appunto, in termini di assist (5) e gol (3).

Davanti a Ghidotti tornerebbe così Cionek dal primo minuto, manca da tre partite, con Rigione e Frascatore a completare il reparto. A centrocampo appunto Ricciardi a destra e Liotti a sinistra mentre a centrocampo c'è di nuovo la folla con il rientro dalla squalifica di Armellino e De Cristofaro, di nuovo titolari con Rocca, in crescita e determinante nelle ultime gare in termini di qualità e quantità e Palmiero che scivolerebbe così in panchina. In attacco la coppia SgarbiMarconi che è in leggero vantaggio su Gori, se non altro per una logica di alternanza annunciata da Pazienza in sala stampa prima della sfida di Cerignola.
L'ex attaccante del Sudtirol tra l'altro fu proprio decisivo insieme a Gori al Massimino e sta dimostrando di saper aspettare il suo momento, sempre disponibile con i compagni e con il tecnico, nonostante stia trovando davvero poco spazio.

Nel caso di 4-3-3 invece in attacco nel tridente ci sarebbe spazio per D'Ausilio, inconcludente al Monterisi e beccato in continuazione dai suoi ex tifosi, con Cionek o Liotti sacrificato visto che Frascatore, in questo momento, appare non solo il punto di riferimento della difesa ma il vero uomo jolly del reparto.
La prevendita è andata male: poche centinaia i biglietti venduti, il pareggio deludente di domenica scorsa, l'orario pomeridiano ed il giorno infrasettimanale non aiutano, il pubblico è giustamente deluso e stanco ma anche consapevole che restano nove giornate alla fine e serve concludere il campionato con il migliore piazzamento possibile in chiave play off. Alla squadra biancoverde però il compito di dare risposte, allontanare fantasmi (quanto del tabù casalingo che dei gol beccati nel finale) e credere di più in se stessi, nella realtà dei fatti e non nelle dichiarazioni di facciata.
 

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