Avellino, Di Somma getta la spugna:
«Sono stato preso in giro dal club»

Avellino, Di Somma getta la spugna: «Sono stato preso in giro dal club»
di Titti Festa
Martedì 24 Dicembre 2019, 11:30
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Un addio polemico che farà sentire la suo eco per un po' di tempo, oppure no, molto dipenderà come sempre dai risultati. Salvatore di Somma lascia l'Avellino, attaccando in modo durissimo la società di Luigi Izzo e Nicola Circelli. Tutto è cominciato nel pomeriggio di ieri quando il presidente ha convocato il diesse, Eziolino Capuano e il direttore generale Aniello Martone. Un vertice durato oltre due ore nel quale si è parlato di tutto: dagli obiettivi che si intendono perseguire, alla struttura che si intende dare al club, fino al mercato passando per il chiarimento di alcune recenti dichiarazioni. Izzo ha chiarito il ruolo di Aniello Martone: l'uomo guida del club, il responsabile di tutti i processi tecnici, e delle scelte di mercato. Posizione questa che non è andata giù a Di Somma che in serata ha diramato una nota, mandata solo ad alcuni organi di stampa, e non alla società che ha appreso tutto dal web. «Noto con rammarico che, al di là dei formali apprezzamenti sul mio lavoro fin qui svolto, al di là della manifestata volontà di non modificare nell'immediato gli assetti dirigenziali attuali, si stanno consumando comportamenti ed azioni che, nei fatti, delegittimano il mio ruolo di responsabile dell'area tecnica. Tralasciando la decisione di smembrare il settore giovanile, della quale non avevo avuto preventiva conoscenza, mi è parso chiaro che l'attuale Società non abbia il coraggio di fare chiarezza sul futuro organigramma, in particolare sulla mia posizione. I toni si alzano e le parole di Di Somma diventano pesanti, soprattutto quando fa riferimento alla riunione del pomeriggio. Negli ultimi giorni sono stato invitato a partecipare a tante riunioni, tutte intrise di ipocrisia e falsità.Oggi, in particolare, ho partecipato ad una riunione operativa, in cui era presente in un primo momento anche il Mister. In una prima fase sono state condivise le linee programmatiche dell'imminente calcio mercato, volte al rafforzamento dell'organico, sulla scorta delle indicazioni di calciatori che avevo già da qualche mese individuato e contattato. La riunione è continuata, previo allontanamento di Capuano, ma lo scenario è cambiato totalmente, al punto da farmi comprendere che questa Società ha in mente già il nome del nuovo direttore sportivo. Il comportamento suddetto (avere pianificato la mia sostituzione sin dall'insediamento, ma non avere il coraggio di comunicarmelo con chiarezza) mi sembra un pessimo regalo di Natale. Il passo indietro è d'obbligo. Eppure qualche settimana prima dell'inizio del campionato ho accettato di assumere il ruolo di D.S. in un momento scomodo e drammatico, confidando esclusivamente sia sui miei buoni rapporti costruiti nel mondo del calcio dopo decenni di sacrifici e lavoro, che sull'amore della tifoseria verso la squadra, di cui sono da sempre testimone. Sino ad oggi, anche nei momenti in cui il campo non dava soddisfazioni, ho voluto personalmente ascoltare i tifosi, le loro legittime rimostranze, rispondere alle osservazioni della stampa tutta. Il trattamento ricevuto secondo Di Somma è stato ingiusto. Non credo di meritare un simile atteggiamento: con un po' di presunzione ritengo che prendere in giro Di Somma vuol dire prendersi gioco di un pezzo di storia calcistica e non solo di questa Provincia. Con altrettanta ipocrisia potrei restare, a mò di prestanome ad occupare formalmente il mio ruolo, ma sono troppo legato a questa piazza, alla sua storia (sia sportiva che sociale), per poter accettare comportamenti poco chiari che ledono la mia dignità e la mia serenità. Da qui la decisione di lasciare. Le premesse comportamentali della nuova Società conclude la nota - determinerebbero in futuro contrasti, o peggio scontri, che destabilizzerebbero la serenità e l'equilibrio della squadra; lungi da me arrecare, anche se involontariamente, turbamento alla mia Avellino. Amareggiato e deluso, Luigi Izzo ha appreso in diretta tv delle dimissioni che Salvatore Di Somma ha comunicato alla stampa ma non alla società: Leggere di riunioni intrise di falsità - ha detto il presidente - è qualcosa che mi ferisce e non accetto. Verso l'uomo e la bandiera Di Somma abbiamo sempre avuto il massimo rispetto. Pure ieri pomeriggio, con la collaborazione del direttore generale Aniello Martone, ho cercato di trovare un'intesa. Da uomo di calcio Di Somma sa bene che quando arriva una nuova proprietà si fa piazza pulita. Noi non lo abbiamo fatto e quando Di Somma insinua che abbiamo già il nuovo direttore sportivo dice il falso. Ma tant'è. Prendo atto di una comunicazione che in società non è ancora arrivata e mi limito a dire che, essendoci anche lasciati poche ore prima con l'impegno di risentirci, io avrei comunicato prima a Di Somma la mia decisione e poi alla stampa. Questione di stile».
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