Avellino, lupi d'assalto contro la Turris

Crocevia pericoloso per due squadre fin qui deludenti

I giocatori
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di Marco Ingino
Domenica 4 Dicembre 2022, 10:38
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A meno di dieci chilometri dalla sua residenza pompeiana, Massimo Rastelli, incrocia il destino del suo Avellino con quello della Turris, avversario che in attacco si affida a Riccardo Maniero, ex dal dente a dir poco avvelenato.
Alle 17.30, in un Liguori blindato per l'arrivo di 350 tifosi irpini e in un match delicato affidato al fischietto dell'avvocato Michele Delrio, uno dei nove figli dell'ex ministro, biancoverdi e corallini si troveranno a duellare in una sfida che entrambi proveranno a vincere, ma che nessuno può permettersi di perdere. Quello odierno è un crocevia pericoloso per due squadre fin qui deludenti che hanno reso ben al di sotto delle attese estive. La fotografia del pessimo momento che attraversano è immortalata nella classifica con i biancorossi di David Di Michele (terzo allenatore stagionale dopo Canzi e Padalino) che precedono di appena due punti (19) in classifica i biancoverdi. Pessimo preambolo per quello che, in base al monte ingaggi dei due club, doveva essere uno scontro di alta classifica e invece finisce per essere un duello per la sopravvivenza in attesa di tempi migliori. Speranza che si lega all'imminente mercato di riparazione invernale. Prima di pensare a mezze rivoluzioni, tuttavia, ci sono ancora quattro gare da disputare, possibilmente allontanandosi il più possibile dalle sabbie mobili dei playout. Concetto che Rastelli ha ripetuto spesso ai suoi ragazzi con l'obiettivo di allungare a tre la striscia positiva di risultati dopo i quattro punti racimolati nei turni casalinghi contro Taranto e Juve Stabia. Bottino messo insieme in tre giorni che ha riparato, solo in parte, ai danni dei due stop precedenti subiti in maniera inaspettata contro Giugliano e Picerno.

Ecco perché, alla terza partita nell'arco di una settimana e con l'obiettivo di centrare quanto meno il terzo risultato utile consecutivo, Rastelli è chiamato a sbagliare il meno possibile in fase di preparazione di una gara che non avrà nulla a che vedere con quella dello scorso 2 novembre disputata al Partenio Lombardi.

Quel giorno i due tecnici si affidarono principalmente alle seconde linee con i corallini che adottarono persino un anomalo 4-4-2, accantonato di recente per far nuovamente posto al modello zemaniano con Giannone e Leonetti sugli esterni a sostegno di Maniero. Un vero e proprio esame di maturità per Moretti e compagni che da 180 minuti hanno alzato il muro davanti a Pane.


Fisiologicamente, soprattutto per dosare le forze, in casa irpina si prevedono alcuni avvicendamenti rispetto all'undici di mercoledì scorso: Zanandrea sulla corsia mancina è candidato a subentrare all'affaticato Tito per fronteggiare Giannone; Franco a centrocampo, ma nel ruolo di interno sinistro, si contende il posto con Garetto e Maisto; Trotta e Russo torneranno sul fronte offensivo di un tridente che potrebbe vedere una serie di novità. Gambale, utilizzato full time nelle ultime due partite, partirà dalla panchina per far spazio ad uno tra Kanoute e Murano con Ceccarelli lasciato sempre in panca. Dopo la rifinitura di ieri, sono salite le quotazioni del senegalese che, nel ruolo di falso nove come fece proprio in Coppa, potrebbero trovarsi ad agire a turno con Marcello Trotta.
Questi i nodi da sciogliere per completare un assetto in cui Moretti e Auriletto, almeno per adesso, appaino inamovibili anche perché Aya torna dopo un mese a sedersi in panchina mentre Rizzo a destra, con Ricciardi fermo in infermeria, non ha alternative a meno che non si voglia adattare l'argentino Illanes.

Allo stesso modo a centrocampo Casarini è ormai la pietra angolare su cui poggia l'intero progetto tattico dell'allenatore di Pompei che, al suo fianco, sta vendendo Matera, Garetto e Maisto trarne in benefici non solo in termini di corsa. All'appello manca il solo Franco che quest'oggi, nello stadio che lo scorso anno lo ha visto protagonista di uno strepitoso campionato, potrebbe avere un'ultima chance di riscatto giocando da mezzala. Da segnalare, infine, che nella lista dei convocati è tornato Marcone ma, per scelta tecnica, è uscito Forte, rimasto a casa insieme ai degenti Ricciardi, Micovschi, Dall'Oglio e Di Gaudio. Tra i pali al Liguori ci andrà comunque l'esperto Pane, unico rappresentante della vecchia guardia ad aver finora fatto registrare un rendimento più alto degli anni precedenti.

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