Avellino, Trinchera in pole position:
comincia l'era dopo Di Somma

Avellino, Trinchera in pole position: comincia l'era dopo Di Somma
di Marco Ingino
Domenica 5 Luglio 2020, 11:00
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I tempi per sciogliere la riserva sulla conferma o meno di Salvatore Di Somma e Eziolino Capuano non saranno brevissimi. In società si preferisce ponderare bene qualsiasi mossa e valutare qualsiasi pista anche perché la ricostruzione dell'organico, praticamente da rifondare, necessita di fondamenta solide da edificare intorno ad un direttore sportivo e un allenatore sintonizzati sullo stesso ambizioso progetto di una squadra giovane e forte. Un progetto che Capuano e Di Somma avevano già iniziato a sviluppare all'unisono con Giovanni D'Agostino prima dell'illusoria avventura playoff affrontata con una squadra concentrata più sugli aspetti contrattuali che sugli allenamenti. Un motivo in più per ordinare un repulisti generale. Proprio la gestione dei contratti e dell'avventura playoff, però, ha fatto sorgere qualche perplessità nel presidente che si è preso qualche giorno di riflessione per valutare, riflettere e confrontarsi. Un tempo destinato a protrarsi lungo la prossima settimana anche se tra qualche giorno non mancherà l'incontro con Di Somma e lo stesso Capuano. A preannunciarlo ad entrambi è stato proprio l'amministratore Giovanni D'Agostino che nel frattempo non ha interrotto i rapporti con direttore e allenatore. In questo frangente Di Somma e Capuano, nella speranza di non doversi dividere o addirittura andare via entrambi, stanno continuando a portare avanti una serie di trattative. Quelle già venute a galla riguardano la conferma di Silvestri ma anche il ritorno di Mariano Arini e Federico Angiulli, il primo in scadenza con la Cremonese, il secondo reduce da una buona annata a San Benedetto.

La necessità di riflettere ancora per qualche giorno deriva anche dalle possibili alternative valutate dal presidente soprattutto alla voce del direttore sportivo. La decisione di non ufficializzare ancora la conferma di Capuano, benché titolare di un contratto, potrebbe del resto essere legata proprio all'esigenza di non imporre la scelta dell'allenatore ad un eventuale nuovo direttore sportivo. Nel riserbo più totale, D'Agostino ha valutato e in qualche caso anche incontrato qualche operatore di mercato. Dei tre papabili, al momento, l'unico ad essere rimasto in pista in maniera concreta è Stefano Trinchera perché Aladino Valoti è ormai prossimo a legarsi alla Primavera del Napoli mentre Raffaele Rubino avrebbe raggiunto l'intesa con il Perugia dove è destinato a sostituire Roberto Goretti in procinto di accasarsi a Lugano. In questo giro di direttori sportivi, a rallentare la decisione di D'Agostino sarebbe anche la coincidenza che Trinchera è impegnato nel tour de force di con il suo Cosenza che si sta giocando la permanenza in serie B. Con Trinchera, che non disdegnerebbe affatto di ripartire da Capuano perché lo apprezza, in caso di mancato accordo con l'allenatore di Pescopagano entrerebbero in scena Piero Braglia e Antonio Calabro. Due tecnici che con il ds pugliese hanno già lavorato e vinto a Cosenza e Francavilla. Dimostrando di essere informato e documentato sull'Avellino, Piero Braglia non ha nascosto il suo apprezzamento per la piazza e la società: Premetto di non essere stato contattato- ha detto - ma è chiaro che una squadra come Avellino, che ho sempre apprezzato da calciatore e da tecnico, non si potrebbe mai rifiutare. Francamente non so se andranno via Di Somma e Capuano che hanno fatto un ottimo lavoro ma, come spesso avviene nel calcio, potrebbe anche starci che la nuova proprietà decida di cambiare. Una scelta che per Braglia potrebbe essere legata all'epilogo playoff: Durante l'anno - ha commentato - ho seguito molto l'Avellino e per questo mi permetto di dire che Capuano ha fatto un lavoro eccellente. Lo conosco e secondo me meritava ben altra carriera perché in tanti non sono degni di legargli i lacci delle scarpe. Alle sue squadre è sempre difficile far gol. Peccato per la partita contro la Ternana ma ho visto che il gruppo non ci è arrivato nelle condizioni ottimali. In questa fase post pandemia è qualcosa che può starci anche se non conosco quali erano le aspettative del presidente. Da parte mia posso solo dire che dovessero chiamarmi sarei lusingato anche perché prima di chiudere con il calcio devo vincere un altro campionato. Non posso e non voglio ritirarmi con l'esonero di Cosenza.
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