Avellino, i giocatori preoccupati
per gli stipendi

Avellino, i giocatori preoccupati per gli stipendi
di Marco Ingino
Martedì 18 Febbraio 2020, 08:40
3 Minuti di Lettura
Esultare, senza averne la certezza, per aver pagato stipendi e contributi. E' la fotografia dell'attuale crisi societaria che attanaglia l'Avellino ma anche la percezione della scarsa affidabilità che il popolo biancoverde ripone in chi, appena due mesi fa, prometteva un progetto serio e duraturo. Promesse che si sono dissolte al primo litigio di una compagine sociale che la Lega Calcio ha messo nel mirino e bocciato già tre volte con la minaccia di negare l'affiliazione al prossimo campionato. Quanto basta per mandare nel panico anche gli stessi calciatori che ieri sera sono stati tranquillizzati dalle telefonate di Salvatore Di Somma e Filippo Polcino: «Abbiamo pagato regolarmente stipendi e contributi. Non rischiamo nessuna penalizzazione».
La rassicurazione si è resa necessaria dopo che, verso le 18,30, i calciatori stessi si sono ritrovati a verificare i proprio conti personali senza trovare traccia degli accrediti che gli erano stati annunciati nella giornata di venerdì. In realtà, trattandosi di bonifici online effettuati con l'intervallo del week end, i riscontri sono attesi tra oggi e domani. Per Nicola Circelli, che in caso di esito negativo rischiava di essere accusato di mala gestio per non aver convocato l'assemblea e richiesto in modo formale gli stipendi, non è stato comunque semplice raggranellare la cifra necessaria. Tra sponsorizzazioni, anticipazioni personali e incassi recuperati anche dal circuito online della biglietteria, nella serata di ieri sarebbero state ultimate tutte le operazioni richieste. Ipoteticamente, per un altro mese, prima dell'altra scadenza degli stipendi con una cifra che supera di poco i trecentomila euro, dovrebbe esserci il tempo per riorganizzarsi, fare chiarezza e cercare nuovi soci anche perché per il 21 febbraio la commissione della Covisoc attende l'integrazione dei documenti sulla solvibilità bancaria e l'onorabilità dei cinque soci oppure il passaggio di quote in altre mani. Anche per questa ragione è lecito, da questa mattina, attendersi la prima mossa di Nicola Circelli che potrebbe dar seguito al suo proposito di proseguire «con una quota minoritaria insieme a due imprenditori non irpini» o mettere a disposizione dell'altro gruppo le sue quote «a patto che gli saldino quanto sborsato».
Uno dei due imprenditori non irpini ai quali ha sempre fatto riferimento l'amministratore unico non sarà Giovanni Lombardi. «Vi garantisco che non entrerò nell'Avellino», ha fatto sapere ieri mattina l'ex presidente di Casertana e Benevento. Amico di vecchia data di Salvatore Di Somma, con il quale ha contribuito in maniera diretta e indiretta al doppio salto dei sanniti in A, il nome di Lombardi era stato tirato in ballo per la sua presenza allo stadio Partenio- Lombardi ma anche nello spogliatoio nel dopo gara contro la Cavese. In realtà l'imprenditore nativo di Capua, con mamma originaria di Cervinara e papà di Caserta, ha chiarito di aver semplicemente espresso il desiderio di assistere al derby con tanti amici in campo. Pur non negando di essere stato interpellato per dare una mano alla causa biancoverde, Giovanni Lombardi, che ha interessi pure nel campo dell'edilizia, della sanità, in quello alberghiero e in quello dell'editoria, ha gentilmente declinato l'invito per la delusione dell'attuale direttore sportivo con il quale ha in passato scoperto talenti come Insigne, D'Ambrosio, Idda, Mancosu, Cragno, Falco, Ciciretti, Bonifazi e Ceravolo. Uscito dal panorama calcistico tre anni fa a Caserta, dopo aver firmato due clamorose promozioni con i falchetti, Lombardi è stato qualche anno fa pure vicino all'approdo a Salerno ma il sindaco preferì la cordata di Lotito e Mezzaroma alla sua. Sul fronte Izzo, De Lucia e Autorino, invece, non si registrano particolari novità con la triade che si è consegnata al silenzio ma ha incaricato il socio De Lucia di tenere d'occhio l'attività del club. Pure domenica scorsa, dopo un sabato trascorso in sede a vigilare su presenze e conteggi, il socio in quota Izzo (12,5%) si è aggirato tra tribuna e spogliatoi per marcare a vista Circelli, Cusano e lo stesso Lombardi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA