Scossa Napoli, con la Fiorentina
riecco i titolarissimi di Spalletti

Scossa Napoli, con la Fiorentina riecco i titolarissimi di Spalletti
di Pino Taormina
Sabato 2 Ottobre 2021, 07:23 - Ultimo agg. 3 Ottobre, 08:14
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La prima sconfitta non trasforma il cigno in brutto anatroccolo. Ma vi immaginate Spalletti che si fa scivolare addosso una sconfitta come quella di giovedì, sia pure in Europa League? Infatti, non lo ha fatto. Non ha messo in riga la squadra, non esageriamo. Non ha usato la frusta ma i toni della voce hanno avuto spesso degli acuti nel suo faccia a faccia con la squadra. Un po’ arrabbiato si è mostrato con i suoi, ha subito voluto analizzare gli errori commessi con lo Spartak e poi giustamente voltare pagina. Ma partendo dai mea culpa del Napoli. 

Presto o tardi doveva succedere. Spalletti ha parlato di limiti da superare per poter puntare in alto ma dopo poco l’ha chiusa lì, perché certo non possono accettarsi facce tristi. Ha mostrato i video preparati nella notte dal suo staff. Poi ha archiviato l’Europa League, perché adesso c’è quell’apostrofo rosa che è il campionato dove il Napoli è capolista. Il vero rimpianto del tecnico azzurro è un altro: il rosso di Mario Rui ha fatto saltare il piano-partita che prevedeva, nel secondo tempo, l’esordio stagionale sia di Mertens che di Demme (almeno 20 minuti erano stati previsti). Ovvio, in dieci contro undici, tutte le carte si sono mischiate. A Castel Volturno dopo poco i sorrisi sono tornati ma è chiaro che a Firenze serve altro perché, ed è questo che Spalletti sa bene e lo ripete spesso alla squadra, il Napoli non può permettersi di non essere furioso ed equilibrato, non se lo può permettere, altrimenti torna una squadra normale.

Franck Anguissa mostra il petto nel giorno dopo il primo ko della stagione: «Ci dispiace molto per il risultato. Noi non vogliamo mai perdere e giochiamo sempre per vincere. Stiamo già pensando alla sfida di domenica con la Fiorentina che sarà molto importante», ha raccontato a Radio Kiss Kiss. Fa intendere che nessuno ha gettato la croce addosso a Mario Rui: «Siamo tutti con Mario Rui che è un grande combattente. Spalletti ci ha parlato, sappiamo gli errori che abbiamo commesso e che si hanno portato alla sconfitta ma siamo proiettati alla Fiorentina e e domani non vogliamo ripetere quegli errori». Va dritto al cuore dei tifosi. «È la piazza giusta per me, qui si vive di calcio come a Marsiglia, ma noi dobbiamo pensare a una gara alla volta». Sgombra il campo a false speranze. D’altronde, era il segreto di Pulcinella. «Ci spiace lasciare il Napoli a gennaio, ma partecipare alla Coppa d’Africa per me, Koulibaly, Ounas e Osimhen è solamente un grande onore». Nessuno di loro intende disertare la convocazione: quando la Patria lontana chiama, loro rispondono sempre presente (da lunedì tutti raggiungono i ritiri in Africa). 

Domani, in realtà, i dilemmi sono solo due: non chiamiamoli “titolarissimi” ma sono qualcosa di molto simile ed è facile prevedere che la formazione sarà assai simile a quella di domenica con il Cagliari. Tranne per due X. La prima, in porta: con Meret disponibile, Spalletti torna di nuovo a dover decidere. L’impressione è che toccherà a Ospina anche se il giovane portiere, in estate, era certo che non ci sarebbero stati ballottaggi tra i pali. Ma il colombiano ha mostrato (con la Sampdoria in particolare) di essere in buona condizione. Il secondo dubbio, dando per scontato il rientro di Rrhamani al fianco di Koulibaly e la conferma del terzetto Anguissa, Fabian e Zielinski sulla mediana, riguarda Politano: in campionato, tranne con la Sampdoria, è stato titolare per cinque volte (su sei). Lozano scalpita. Una annotazione: anche stanotte il Napoli non alloggerà non è lo stesso albergo del 2018. Non lo ha più fatto da allora. Certi fantasmi meglio lasciarli chiusi negli armadi. Anche se questa è solo la vigilia della settimana giornata. 
 

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