Koulibaly, notti insonni dopo Firenze:
«Incontrare chi mi insultò? Sì»

Koulibaly, notti insonni dopo Firenze: «Incontrare chi mi insultò? Sì»
Mercoledì 20 Ottobre 2021, 14:36 - Ultimo agg. 16:15
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L’avvio di stagione se l’è preso tutto e ora Kalidou Koulibaly vuole trascinare il suo Napoli anche in Europa League, nonostante un tremendo avvio. «Il Legia è una squadra esperta, meritano di essere lì al primo posto, non c’è fortuna» - ha detto il difensore azzurro, in conferenza oggi con Luciano Spalletti - «Arriveranno con le stesse intenzioni domani: ci aspetteranno e noi dobbiamo fare attenzione a non concedere nulla e a non forzare le cose. Con serenità possiamo vincerla, dobbiamo fare tutto per portare a casa i tre punti. Non so cosa cambi in noi tra campionato e Europa, dobbiamo ancora capirlo e mi dà fastidio visto il nostro livello. Dobbiamo aiutarci tutti e usare la solidità del campionato anche domani sera. Poi davanti siamo forti, possiamo far gol in ogni caso».

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«Io Comandante? Tutti qui sono importanti, ma mi fanno piacere le parole di Spalletti, sono da anni qua e se l’allenatore mi chiede di più io darò di più per vincere le partite. Lo spogliatoio è sereno, quando vinci è sempre facile ma c’è da gestire tutto il gruppo. Ci divertiamo in campo, ma sempre con serietà per essere pronti in ogni gara» - ha continuato Koulibaly, che domani vuole una maglia da titolare per guidare ancora la difesa azzurra - «Con noi il Leicester ha giocato con grande intensità, contro lo Spartak abbiamo fatto bene ma l’inferiorità numerica ci ha fatto crollare. Quella sconfitta ci ha insegnato tanto, ma domani sarà differente: il Legia si coprirà di più e noi dobbiamo adeguarci a quello che accadrà giocando il nostro calcio. Se lo facciamo, possiamo battere chiunque». Chiusura con un ritorno a quanto accaduto a Firenze: «L’ho superata grazie a compagni e staff. Non ho dormito per due notti, pensavo di aver sbagliato reazione.

Mi hanno chiesto di tornare a Firenze e incontrare il ragazzo che mi ha offeso, per me non ci sarebbero problemi. Voglio continuare nella mia lotta al razzismo». 

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