Processo Maradona, i pm chiedono la sospensione

Nel mirino un giudice che avrebbe autorizzato di propria iniziativa la presenza di un cineoperatore

Maradona e il neurochirurgo Luque, uno dei sette medici rinviati a giudizio per omicidio con dolo eventuale
Maradona e il neurochirurgo Luque, uno dei sette medici rinviati a giudizio per omicidio con dolo eventuale
Francesco De Lucadi Francesco De Luca
martedì 20 maggio 2025, 18:59
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Ancora un colpo di scena nel processo Maradona. Patricio Ferrari, uno dei tre procuratori che indagano sulla morte del Pibe, ha chiesto la sospensione del processo in corso dall'11 marzo presso la terza sezione penale del tribunale di San Isidro. Sotto accusa c'è uno dei tre giudici, Julieta Mackintach, che avrebbe autorizzato la presenza in aula di un cineoperatore di un gruppo televisivo che dovrebbe realizzare un documentario sulla scomparsa del Pibe.

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Nei giorni scorsi l'avvocato Julio Rivas, il legale del neurochirurgo Leopoldo Luque, uno dei sette indagati per omicidio con dolo eventuale, aveva chiesto la ricusazione del giudice. «Mi sento di sostenere questa richiesta di ricusazione non solo per quanto ho già affermato ma perché questa prova dimostra che la dottoressa Mackintach ha autorizzato le persone a installare una telecamera il primo giorno delle udienze, quando il tribunale ne aveva proibito l'ingresso» aveva detto l'avvocato Rivas.

Il pm Ferrari ha sottolineato: «Quanto è accaduto implica chiaramente una gravità istituzionale.

Le prove raccolte (dall'avvocato Rivas, ndr) non sono incoraggianti. Riteniamo che sia opportuno rinviare il processo di dieci giorni per risolvere la questione che è, ribadisco, di una gravità istituzionale».

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