Napoli, Mertens e Lozano al top;
Koulibaly fa muro, Elmas prezioso

Napoli, Mertens e Lozano al top; Koulibaly fa muro, Elmas prezioso
di Pino Taormina
Lunedì 28 Settembre 2020, 07:00 - Ultimo agg. 13:10
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La strada era stata già aperta nel secondo tempo di Parma, ma l'atteggiamento assai sfacciato del Napoli è ancora premiante. Certo, non più solo mezz'ora, ma una gara intera con quattro attaccanti più o meno veri (perché Elmas ha giocato come se lo fosse). È uno spettacolo vedere uno schieramento così offensivo, così potenzialmente sbilanciato. Eppure l'esperimento, pur perfettibile, è riuscito, nel senso che il Napoli non solo non ha beccato gol ma ha giocato in modo equilibrato, senza soffrire il contropiede del Genoa, senza andare mai in affanno. La strada sembra essere quella giusta. 
 
 

6 MERET
Lerager lo grazia al quarto d'ora, masticando un pallone da pochi metri. Poi, si disimpegna bene, anche con i piedi, dove costruisce bene con Manolas e Koulibaly. Non è mai chiamato a un intervento che possa definirsi tale, assiste al secondo tempo in relax, senza neppure il fastidio della pioggia. 

6 DI LORENZO 
Si sposta da destra a sinistra anche per una decina di minuti dopo l'infortunio di Insigne. Gattuso cerca di liberarlo dal compito di arginare Pellegrini, per consentirgli di poter sgasare sulla corsia. Ma Gattuso lo riporta al suo posto dopo poco. Di testa sfiora il 3-0, controlla ogni cosa passi dalla sua parte. 

6 MANOLAS
Da spartano, è sempre il primo a metterci il fisico. Si cementa l'intesa con Koulibaly, anche se il modulo molto offensivo porta diverse volte il Genoa dalle parti dell'area di rigore soprattutto per la gracilità strutturale del centrocampo ma lui ha senso della posizione e non sbaglia un anticipo. 

7 KOULIBALY 
Il primo tempo è un test estremamente confortante per capire lo spirito: eccellente. Si avvicina sempre più agli standard degli anni sarriani, non sbagliando nulla e sfruttando la grande fisicità. C'è quasi sempre il suo piede nella costruzione del gioco. Mai una sbavatura, neppure nella ripresa travolgente. 

6,5 HYSAJ 
Si prende l'onore di tornare a destra, lì dove Pellegrini, Zajc e Destro dialogano in velocità. Ordinato a sinistra, sulla fascia d'appartenenza conferma gli stessi standard. Da registrare solo un campanile un po' avventato ma poi nel dominio rilassante della ripresa c'è la sua crescita. 

6 ​FABIAN RUIZ  
Deve fronteggiare l'inferiorità numerica a centrocampo, con Zajc subito pronto a pressarlo sulla prima impostazione. Si abbassa molto per impostare l'azione e riesce a dare rapidità al giro-palla, ma spesso perde palla e son dolori. Ha bisogno di minuti e infatti non esce fino proprio per questo. 

6,5 ZIELINSKI 
Inizia con il piglio giusto, gioca un numero elevato di palloni e con Lerager, che in coabitazione con Zappacosta e Pjaca provano a fermarlo, non c'è gara. Qualche buona iniziativa, in progresso rispetto alla non brillante gara di Parma. Ventisei secondi della ripresa per mettere il suo sigillo.

7,5 LOZANO
La sblocca lui al 10' con un taglio alla Callejon su tocco di Mertens. Scappa alle spalle di Pellegrini e la mette dentro. L'esterno sinistro del Genoa non trova la distanza giusta per arginarlo, ma si divora il raddoppio su un altro tocco di Mertens. Poi segna pure la doppietta. Sembra un altro. 

7,5 MERTENS 
Guida le due fasi, da leader. Porta la prima pressione, gestisce i tempi del recupero palla e giostra la manovra offensiva da numero 9 e mezzo. Due gli assist per Lozano, i centrali del Genoa non hanno riferimenti. E poi la via del gol se la trova da solo dopo errore di Biraschi. 

sv INSIGNE 
Si diverte a pennellare calcio, agendo da trequartista decentrato a sinistra, trovando anche gli spazi nell'interscambio con Mertens. Poi, in un ripiegamento difensivo, un problema al flessore che lo costringe al cambio. Fino a quel momento come sempre ispirato e con la solita gran voglia di trascinare l'attacco. 

7 OSIMHEN 
Subito sua la prima occasione, con un colpo di testa al 5’ che si perde alto sul cross di Mertens. Si ripete poco dopo, con un destro a lato di poco, con Goldaniga che non riesce a contrastarlo. Decisivo il colpo di tacco nell’assist-gol di Zielinski. Ha pure un bel caratterino, come si vede nel duello con Masiello. 

6,5 ELMAS 
Chiaro che per Zappacosta il gioco diventa più semplice se il suo cliente diventa il macedone piuttosto che Insigne perché non ha certo la fantasia di Insigne. Prezioso in fase difensiva lo è, per carità, ma con lui Gattuso perde uno dei suoi lancieri offensivi. Si costruisce con qualità il proprio sigillo personale. 

6 MAKSIMOVIC 
Passo preciso, il Genoa dopo che ha preso il secondo gol diventa anche sotto il profilo caratteriali molto docile, come se avesse subito l’impatto. Destro gli gironzola attorno ma senza riuscire a impensierirlo e non c’è mai una sbavatura in ogni sua lettura dei timidi attacchi del Genoa. 

6 LOBOTKA
Con Fabian a formare la linea a due, in una formula per lui piuttosto inedita. Ma che va testata. L’argine tiene bene, Behrami e soci non riescono né a tenere il possesso né a fermare le ripartenze. Lo slovacco ha meno fantasia di Zielinski, eppure come regolarità sembra essere più affidabile perché sai sempre dove sta. 

6,5 POLITANO 
La difesa è già un cumulo di maceria quando l’ex interista fa il suo ingresso in campo: il sesto gol è il premio per un calciatore che ha perso la maglia da titolare ma che entra ancora in corso d’opera e non si tira indietro. Con i 5 cambi, Politano è un piccolo tesoro da tenere ben custodito. 

6 GHOULAM
Non fa il terzino sinistro, ma gioca come esterno davanti a Hysaj come punta avanzata, proprio perché Gattuso non vuole saperne di cambiare il suo sistema di gioco. Servono interpreti di varia natura e l’algerino prova a dare una mano anche in fase di copertura anche se il Genoa alza la bandiera bianca con moltissimo anticipo. 

7,5 GATTUSO 
Sei gol sono pur sempre una manna dal cielo, il gioco è costantemente pungente, il 4-2-3-1 avrà ancora il cartello dei lavori in corso ma non è solo fioretto perché quei quattro là davanti sanno usare anche la clava, proprio come piace a Ringhio. Se cerca equilibrio, forse lo perde solo un po’ nel finale del primo tempo ma per il resto non può che essere contento di un Napoli a punteggio pieno. 
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