Spalletti e il crocevia Europa League:
«Roma? Penso al Legia Varsavia»

Spalletti e il crocevia Europa League: «Roma? Penso al Legia Varsavia»
Mercoledì 20 Ottobre 2021, 14:16 - Ultimo agg. 17:33
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In diretta la conferenza stampa di Spalletti e Koulibaly in vista della gara di Europa League tra Napoli e Legia Varsavia.

Koluibaly parla per primo: «Il Legia è una squadra esperta, meritano di essere lì al primo posto, non c’è fortuna. Arriveranno con le stesse intenzioni domani: ci aspetteranno e noi dobbiamo fare attenzione a non concedere nulla e a non forzare le cose. Con serenità possiamo vincerla, dobbiamo fare tutto per portare a casa i tre punti. I gol presi? Non so cosa cambi in noi tra campionato e Europa, dobbiamo ancora capirlo e mi dà fastidio visto il nostro livello. Dobbiamo aiutarci tutti e usare la solidità del campionato anche domani sera. Poi davanti siamo forti, possiamo far gol in ogni caso. Non me ne faccio un problema, comunque, ritroveremo la nostra solidità. Io Comandante? Tutti qui sono importanti, ma mi fanno piacere le parole di Spalletti, sono da anni qua e se l’allenatore mi chiede di più io darò di più per vincere le partite. Lo spogliatoio è sereno, quando vinci è sempre facile ma c’è da gestire tutto il gruppo. Ci divertiamo in campo, ma sempre con serietà per essere pronti in ogni gara Abbiamo un gruppo forte, lo scorso anno ci è mancato qualcosa a causa di tanti infortuni. Ora dobbiamo dimostrare sul campo quello che abbiamo, vogliamo solo vincere le partite. Tutti ora vogliono batterci, teniamo i piedi per terra. Con noi il Leicester ha giocato con grande intensità, contro lo Spartak abbiamo fatto bene ma l’inferiorità numerica ci ha fatto crollare. Quella sconfitta ci ha insegnato tanto, ma domani sarà differente: il Legia si coprirà di più e noi dobbiamo adeguarci a quello che accadrà giocando il nostro calcio. Se lo facciamo, possiamo battere chiunque. Primo posto nel girone? Faremo di tutto ma l’importante è qualificarci. Non pensiamo troppo lontano, la qualificazione si potrà decidere all’ultima partita. L’amarezza di Firenze l’ho suparata grazie a compagni e staff, poi tanti messaggi arrivati mi hanno aiutato. Non ho dormito per due notti, pensavo anche di aver sbagliato reazione. Mi hanno chiesto di tornare a Firenze e incontrare il ragazzo che mi ha offeso, per me non ci sarebbero problemi.

Voglio continuare nella mia lotta al razzismo».

Queste invece le parole di Spalletti: «Domani sarà decisiva, se non vinciamo sarà complicato continuare in Europa League. Quindi avremo attenzione e motivazione. Abbiamo una rosa forte, calciatori che hanno tutto per continuare a giocare questa competizione. Parlare di turnover è offensivo per questa squadra, abbiamo una rosa che ci permette di alternare tutti e giocatori come Manolas, Meret, Lobotka giocavano titolari nelle prime partite. Scelgo i titolari in base alla partita che abbiamo. Mertens è un altro titolare che abbiamo, Demme lo stesso, Juan Jesus può anche fare il terzino ma con altre caratteristiche, può darsi che ci sia lui domani. Il Napoli è la mia squadra più forte? Dovete farmela alla fine dell’anno questa domanda: sono stato fortunato in carriera, ma ci sono tutti gli ingredienti per parlare di un Napoli fortissimo. Il gol contro il Torino mette insieme tutte le nostre qualità. Il rientro di Mertens è importante per noi, per fare risultati c’è bisogno di leader e lui lo è. Lo aspettavamo e siamo felici del suo rientro. Zielinski non sarà della partita per qualche problemino fisico, quindi avremo bisogno anche Dries che sarà in campo dall’inizio o in corso. Non si può snobbare nulla, si va in ritiro stasera perché l’hanno scelto i calciatori. Non si può giocare in due modi: o sei da un lato o sei dall’altro, non esiste via di mezzo. Queste partite ci possono dare una mano a gestire per intero la rosa. Volevamo far divertire i tifosi anche contro lo Spartak, domani daremo tutto. Osimhen riesce a rigenerarsi in fretta, più degli altri. Ma avendo una squadra forte si può fare più attenzione nella gestione. Mertens o Petagna? Si possono usare entrambi per le qualità che hanno. Domani troveremo una squadra chiusa, pronta ad aspettarci. Lozano? Avevamo bisogno di cose diverse a fine gara, le cinque sostituzioni fanno cambiare tutto. L’ho tolto a un minuto dalla fine, era dispiaciuto ma poi in questi giorni ha reagito e ha condiviso con i compagni la vittoria di domenica. Testa alla Roma? Abbiamo avuto a stento il tempo di preparare quella di domani contro il Legia, che è fondamentale per noi. Chi pensa ad altro, è inutile che venga nello spogliatoio. Insigne è sereno perché è un leader di questa squadra. Ha sbagliato qualche rigore, ma può succedere: cambiare rigorista non ti dà certezza di fare gol».

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