Napoli da scudetto, i tifosi vip: «Ha ragione Spalletti, saremo con te»

Da Sal da Vinci a Patrizio Oliva, Napoli ribolle di entusiasmo

Tutta la felicità del Cholito Simeone
Tutta la felicità del Cholito Simeone
di Bruno Majorano
Sabato 4 Febbraio 2023, 08:00 - Ultimo agg. 5 Febbraio, 09:03
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Luciano Spalletti fa l'allenatore di una città oltre che di una squadra. Ha richiamato all'ordine un popolo e con le sue parole ha voluto toccare le corde del cuore dei napoletani e far capire loro che questo Scudetto non passa solo dalle giocate dei suoi attaccanti, ma anche dalla spinta del pubblico del Maradona. Non c'è dubbio sul fatto che anche grazie ai risultati recenti, il Napoli abbia riacceso la passione di una tifoseria che in fin dei conti non si era mai spenta. Una sorta di giro sulle montagne russe tra discese ardite e le risalite, come quella di questo momento storico con gli azzurri primissimi in classifica.

«Dobbiamo stare vicino al Napoli così come si può stare vicino a un parente», spiega l'attore e cantante Sal da Vinci. «Come? Facendo sentire la presenza e il calore di tutti noi.

D'altra parte c'è tutto un popolo che gioisce», che aggiunge. «Ti senti gratificato e rappresentato nel miglior modo possibile da questa squadra e allora noi tifosi dobbiamo perseverare con la nostra vicinanza e il nostro calore. Una vittoria del Napoli è come na jurnata e sole: ti fa stare bene. E allora dobbiamo dimostrare di essere il dodicesimo in campo. Napoli lo ha sempre fatto e oggi lo farà ancor di più». A partire dalla vicinanza fisica durante le partite casalinghe. «Quando posso vado allo stadio. E quando sono in scena in teatro c'è tutto lo staff che segue le partite da dietro le quinte e mi informa», e allora subito un aneddoto. «Mentre ero in scena e cantavo durante lo spettacolo di Masaniello, il Napoli ha segnato: il quel momento è stata una festa».

E a questo punto viene fuori il tifoso ancora più apertamente. «Spalletti sta facendo un grande lavoro nello spogliatoio, si vede che fa sentire tutti a casa e infatti stanno giocando bene: non temono niente e non mollano mai», ma da buon napoletano Sal da Vinci non nasconde un pizzico di scaramanzia. «Però zitti tutti: nessuno dica la parola scudetto».

C'è anche il grande campione di pugilato Patrizio Oliva che rinnova il suo grande amore per la maglia azzurra e per la squadra della sua città. «Il napoletano c'è sempre: nel bene e nel male. E adesso, in un momento di grande esaltazione, è ancora più bello essere al fianco della squadra», e a differenza di Sal da Vinci, Oliva mette da parte la scaramanzia. «Stiamo assaporando già lo Scudetto, è inutile nascondersi». E allora tutti dalla parte degli azzurri, seppur ognuno a modo suo. «Io sono sincero: non vado allo stadio solo perché odio stare nel traffico, ma non mi perdo una sola partita dalla tv. Spero che Spalletti capirà ancora di più quello che sa fare il tifoso del Napoli. Questa è una città unica che vive di calcio. Per noi la squadra è una questione di onore, ci deve levare i paccheri da faccia».

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E poi c'è Amedeo Manzo, presidente della Banca di credito cooperativo, che è un tifoso credente e molto praticante. «Sempre presente al Maradona e quest'anno sono anche andato un paio di volte in trasferta. Ovviamente trasferte vittoriose. La mia presenza attiva ci sarà sempre, perché il Napoli non è una fede che va al di là del giorno in cui si gioca la partita. Napoli è una città, non una squadra. Tutti noi dobbiamo far scorrere il sangue azzurro. Stiamo vicino al Napoli da quando era in serie C e con gli scongiuri del caso adesso sogniamo in grande. Il campionato si avvia nel migliore dei modi all'epilogo ma c'è anche la Champions da onorare». 

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